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Nelle immagini, l’autostrada fluviale Sebou-Bouregreg, un progetto reale vitale per le città di Casablanca e Rabat

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Di fronte ad un’eccezionale penuria d’acqua nella regione costiera che collega Rabat a Casablanca, è stato inaugurato un ambizioso progetto di trasferimento dell’acqua tra i bacini di Sebou e Bouregreg. Questa autostrada dell’acqua mira a garantire la fornitura continua di acqua potabile a milioni di abitanti, ottimizzando al tempo stesso la gestione congiunta delle risorse idriche. Attuato in soli nove mesi, segna un passo essenziale nella lotta contro la persistente siccità in Marocco.

Il progetto, che si estende su una distanza di 67 km, è stato lanciato nel dicembre 2022 ed è entrato in esercizio gradualmente a partire dal 28 agosto 2023. “Questo trasferimento consentirà di mobilitare un volume annuo di 560 milioni di metri cubi d’acqua dal bacino di Sebou, un’eccedenza che prima veniva scaricata nell’Oceano Atlantico», dichiara Anouar Attar, capo del dipartimento dei lavori che guida il progetto di interconnessione tra i due bacini.

Secondo le autorità, il progetto ha richiesto un investimento di 6 miliardi di dirham e comprende una presa d’acqua presso la diga di El Kansera, due stazioni di pompaggio ultramoderne in grado di trattare fino a 15 metri cubi d’acqua al secondo, nonché tubi d’acciaio con un diametro di 3.200 mm. “Grazie a questa infrastruttura, la capitale e la sua regione beneficiano oggi di una fornitura giornaliera di 800.000 metri cubi, con una capacità di stoccaggio di 400.000 metri cubi nella diga di Sidi Mohamed Ben Abdellah», aggiunge Attar.

Inoltre, la qualità dell’acqua trasferita è soggetta a un rigoroso monitoraggio. “Effettuiamo analisi giornaliere in sei punti di controllo distribuiti lungo il wadi Sebou per garantire una qualità ottimale dell’acqua fornita.», Spiega Aïcha Aitaoual, responsabile del servizio di monitoraggio, valutazione e pianificazione delle risorse idriche presso l’Agenzia del bacino idraulico di Sebou a Kénitra. Precisa inoltre che sono in corso studi approfonditi per individuare ed eliminare le fonti di inquinamento, nell’ambito di un programma di risanamento del Wadi Sebou.

Leggi anche: Autostrada dell’acqua: le riserve della diga di Sidi Mohamed Ben Abdellah ammontano a oltre 250 milioni di m3

Questo progetto fa parte del “Programma nazionale per l’approvvigionamento di acqua potabile e l’irrigazione 2020-2027”, lanciato su direttive reali. Ha mobilitato competenze marocchine di alto livello. “Questo modello potrebbe essere replicato altrove, in particolare nelle regioni settentrionali e meridionali del Paese.», conclude il dirigente.

Il progetto è stato realizzato grazie al coordinamento di diversi dipartimenti ministeriali, tra cui il Ministero delle attrezzature e dell’acqua, il Ministero dell’agricoltura, nonché l’Ufficio regionale per lo sviluppo agricolo (ORMWVA) di Gharb.

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