lLa Legge Finanziaria 2025 segna una nuova tappa nella riforma fiscale e doganale in Marocco. Dall’imposta sul reddito agli adeguamenti dell’imposta sul valore aggiunto, comprese le tasse di registrazione, questa riforma mira a ridurre il carico fiscale sulle famiglie, incoraggiare gli investimenti e modernizzare le pratiche amministrative. La prima parte fondamentale di questa riforma riguarda l’imposta sul reddito (IR).
Da gennaio, la soglia di reddito esente sarà aumentata da 30.000 a 40.000 dirham, offrendo una gradita tregua ai contribuenti. Questa misura è accompagnata da un abbassamento dell’aliquota marginale al 37%, in vista di una più equa distribuzione del carico fiscale. Non vengono dimenticate le famiglie: le riduzioni sulle spese familiari, a lungo considerate insufficienti, aumentano fino a raggiungere i 500 dirham per persona a carico, con un tetto annuo elevato a 3.000 dirham per le famiglie numerose.
UNAltra novità: i dipendenti beneficeranno di un aumento dei buoni pasto, che passeranno da 30 a 40 dirham al giorno, con possibilità di pagamento elettronico. Per i pensionati, dal 2025 inizierà una transizione verso l’esenzione totale dalle pensioni a partire dal 2026, con una riduzione del 50% applicata da quest’anno. Anche le imprese traggono vantaggio da questa riforma, in particolare attraverso misure mirate sull’imposta sulle società (IS). Le quote di ammortamento per i veicoli adibiti al trasporto passeggeri saranno rivalutate, un aggiustamento che dovrebbe migliorare la competitività.
Inoltre, verrà allentato il regime di incentivi fiscali per le ristrutturazioni di gruppo, facilitando così fusioni e operazioni di riorganizzazione strategica. Sul fronte IVA, il governo sta introducendo una serie di esenzioni strategiche per stimolare alcuni settori. L’agricoltura e l’agroalimentare, considerati pilastri dell’economia nazionale, beneficeranno di un’esenzione temporanea sulle importazioni di animali vivi, carne fresca o congelata, nonché oli di oliva vergini ed extra vergini.
Saranno inoltre esentate anche le attrezzature destinate all’istruzione privata e alla formazione professionale, un’iniziativa volta a ridurre i costi per gli istituti e a incoraggiare gli investimenti nell’istruzione. A queste misure si aggiunge un aumento della quota IVA pagata agli enti locali, che passa dal 30% al 32%. Anche le tasse di registrazione, spesso percepite come complesse, sono soggette a revisioni significative. Le famiglie dei Chouhada e dei soldati mutilati o rimpatriati beneficeranno ora di un’esenzione totale sui trasferimenti di proprietà a titolo gratuito.
Nello stesso spirito, i notai saranno tenuti a trasmettere i documenti firmati in formato elettronico, accelerando così il processo amministrativo e riducendo il rischio di errori. Al di là delle tradizionali riforme fiscali, la Legge Finanziaria 2025 affronta la modernizzazione delle pratiche amministrative. Le notifiche elettroniche acquistano valore giuridico equivalente a quelle cartacee, il che apre la strada ad una gestione più rapida ed efficiente dei rapporti tra Amministrazione finanziaria e contribuenti.
Allo stesso tempo, sono previsti incentivi fiscali specifici per organismi internazionali come la FIFA, sottolineando l’ambizione del Marocco di posizionarsi come destinazione preferita per i grandi eventi mondiali. Infine, la tassazione sui dividendi evolverà gradualmente, con una riduzione delle aliquote della ritenuta alla fonte, che passeranno dal 12,5% nel 2025 al 10% entro il 2027. Questa misura mira a rafforzare l’attrattiva del mercato finanziario marocchino e a incoraggiare gli investimenti . Il 2025 si preannuncia quindi come un anno di transizione per la fiscalità nazionale, con una serie di misure che tentano di conciliare sostegno alle famiglie, incentivi alle imprese e ammodernamento delle pratiche. Resta da vedere se queste riforme saranno sufficienti a soddisfare le aspettative dei diversi attori economici di fronte alle sfide strutturali che il Paese si trova ad affrontare.
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