All’inizio dell’anno la Commissione europea ha annullato gli aiuti europei previsti per l’Ungheria a causa di violazioni dello Stato di diritto. La Svizzera condivide i dubbi dell’UE, ma continua a versare il suo contributo di coesione all’Ungheria.
I fondi destinati all’Ungheria non sono stati congelati dalla Svizzera, ha dichiarato all’agenzia Keystone-ATS Michael Steiner, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Egli ha confermato le dichiarazioni del DFAE alla NZZ am Sonntag, illustrando l’approccio della Svizzera.
La Svizzera condivide in linea di principio le preoccupazioni dell’UE. Per questo motivo ha concordato i principi di collaborazione con i paesi partner per il secondo contributo, ha aggiunto il portavoce. Ciò riguarda, ad esempio, il rispetto dei diritti fondamentali nel quadro della cooperazione.
In caso di mancato rispetto dei principi nei programmi e progetti finanziati dalla Svizzera, quest’ultima può adottare misure. Ciò può significare la sospensione di un progetto o, nel peggiore dei casi, anche il ritiro dei fondi in questione.
Il DFAE ha tuttavia constatato che finora i requisiti di qualità della Svizzera nell’attuazione sono stati soddisfatti.
Ungheria: 87,6 milioni di franchi
Nell’ambito del secondo contributo svizzero, la Confederazione sostiene alcuni Stati dell’UE nei settori della coesione e della migrazione con un totale di 1,3 miliardi di franchi. Di questa somma, 87,6 milioni di franchi sono previsti per l’Ungheria fino alla fine del 2029.
Alla fine dell’anno l’Ungheria ha perso il diritto agli aiuti UE per circa un miliardo di euro. Per liberare questi soldi, il Paese avrebbe dovuto attuare le condizioni di riforma fino alla fine del 2024.
I fondi sono stati congelati alla fine del 2022 perché la Commissione europea, dopo un’analisi, è giunta alla conclusione che l’Ungheria non rispettava vari standard e valori fondamentali dell’UE. Secondo i dati precedenti della Commissione europea, per l’Ungheria sarebbero ancora bloccati quasi 19 miliardi di euro (17,8 miliardi di franchi) di fondi europei.
/ATS
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