la venerdì sera a Tangeri si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio Maison de la presse per la cultura e i media.
Questa cerimonia, tenutasi presso la Sala della Stampa di Tangeri alla presenza del Wali della regione Tangeri-Tetouan-Al Hoceima, Younes Tazi, del governatore della provincia di Fahs-Anjra, Abdelkhalek Marzouki, segretario di stato responsabile per l’integrazione sociale, Abdeljebbar Rachidi, il presidente del Consiglio regionale, Omar Moro, il direttore responsabile della gestione dell’Agenzia Bayt Mal Al-Quds Acharif, Anche Mohamed Salem Cherkaoui, l’ambasciatore palestinese in Marocco, Jamal Choubki, e diversi giornalisti, professionisti dei media e attori culturali e della società civile, sono stati contrassegnati da un omaggio reso a giornalisti e intellettuali esperti.
Il premio per il miglior lavoro mediatico volto a promuovere l’immagine della città di Tangeri è stato assegnato ad Abderrahim Tafnout del canale televisivo 2M per il suo programma in cinque puntate “Kan Ya Makane” sulla storia della città di Tangeri, mentre quello del Il miglior lavoro culturale dedicato alla promozione dell’immagine di Tangeri è stato assegnato allo scrittore e traduttore Abdelkhalek Najmi per il suo libro “Conversazioni segrete su Tangeri”.
Per quanto riguarda il premio Tanger Med per il miglior lavoro mediatico economico, è stato assegnato congiuntamente a Hamza Metioui del quotidiano “Assahifa” per il suo articolo intitolato “Tanger Med, un complesso portuale grande quanto un paese”, e a Bouchra El Houdaigui, del Tamazight, della Compagnia nazionale radiotelevisiva (SNRT), per il suo programma economico intitolato “Tangeri, un centro economico in rapida crescita nel Regno”.
Il premio Tanger Med per il miglior studio e ricerca economica è stato vinto congiuntamente dalla giornalista della radio “Chaine inter” della SNRT Sofia Fagroud per il suo rapporto economico dal titolo “Le alghe brune e gli invasori del Mediterraneo” e dal ricercatore Abderrafie Zaanoun per il suo studio su “Il ruolo del Marocco nella governance delle migrazioni”.
A proposito del prezzo delle migrazioni e dei marocchini nel mondo, si torna legati ai giornalisti Farhana Ayach di Radio Medi 1, per il suo programma sui marocchini del mondo “Un migrante marocchino dal Gabon”, e Abdellah Tijani, del sito elettronico “Hespress” per il suo reportage dal titolo “La grande fuga: il viaggio di migliaia di giovani e minori che sognano la migrazione di massa”.
In questa occasione, il direttore dell’Istituto Superiore di Informazione e Comunicazione (ISIC), Abdellatif Bensfia, presidente della giuria, composta dalla giornalista Nadia Abram e dalla scrittrice e critica Yahya Ibn Al Walid, ha sottolineato che questo concorso ha visto la partecipazione di diverse opere di alto livello, che affrontano la posizione della città di Tangeri a diversi livelli.
Da parte sua, il presidente della Sala della Stampa di Tangeri, Said Koubrit, ha indicato che il Premio della Casa della Stampa mira a “rendere omaggio e incoraggiare le persone a continuare ad esplorare i metodi migliori per promuovere l’immagine del Marocco e della città di Tangeri”.
La cerimonia è stata scandita anche da un vibrante omaggio reso al decano dei giornalisti marocchini, Seddik Maaninou, al segretario generale del dipartimento delle comunicazioni, Abdelaziz Boujdaini, direttore ad interim del Centro Cinematografico Marocchino (CCM), e al direttore della televisione “Attaqafia”, Abdessamad Bencherif.
Un omaggio è stato reso anche alla vicepresidente del Consiglio nazionale della stampa, Fatima-Zahra Ouriaghli, allo scrittore e direttore della Scuola superiore di architettura e professioni edili dell’Università di Fez, Mustapha Akalay, e allo scrittore e giornalista Filippo Boulon.
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