Grazie alla visione illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI, la transizione energetica è in corso, spinta da riforme strategiche e da un ecosistema innovativo, sottolinea l’Istituto Internazionale di Studi Geopolitici (IIEG), con sede a Montpellier.
In una nota intitolata “La mobilità elettrica, una leva strategica per l’Africa, il Marocco e oltre l’Europa”, firmata dal suo presidente Khaled Hamadé, il think tank francese sottolinea che il Marocco è un modello di leadership nella mobilità elettrica, grazie a una chiara visione strategica , sottolineando che il Regno ha tutte le carte in regola per diventare un hub africano e globale per questa mobilità elettrica.
Questa ambizione è supportata in particolare da infrastrutture energetiche all’avanguardia, come Noor Ouarzazate o dai parchi eolici (Tarfaya o Jbel Lahdid) che rafforzano la capacità del Marocco di produrre energia pulita e competitiva, essenziale per sostenere un ecosistema di mobilità elettrica sostenibile e attraverso riforme strutturali come quello recente dell’ANRE e la modernizzazione delle politiche energetiche che forniscono un quadro favorevole per l’integrazione delle nuove tecnologie.
Il Marocco, aggiunge la stessa fonte, ha avviato un intero piano per l’implementazione delle città intelligenti e della connettività urbana che consente di testare soluzioni innovative che integrino la mobilità elettrica in un approccio globale alla sostenibilità e alla gestione urbana, oltre all’integrazione di soluzioni fintech e tecnologie di monitoraggio intelligenti, combinate con solide misure di sicurezza, aprono la strada a una mobilità leggera che non è solo più ecologica ma anche più connessa.
L’Istituto Internazionale di Studi Geopolitici rileva nello stesso contesto il ruolo determinante della cooperazione internazionale nello sviluppo della mobilità elettrica in Marocco, ricordando che nel 2024 il Regno ha attratto significativi investimenti diretti esteri (IDE) nel settore delle batterie per veicoli elettrici. Ha inoltre evidenziato un aumento dei programmi di formazione specializzati nelle professioni delle energie rinnovabili, dello stoccaggio dell’energia e della mobilità elettrica che promuovono l’emergere di competenze essenziali per sostenere la transizione energetica.
Questo ambiente favorevole e il potenziale a disposizione del Regno, aggiunge la nota dell’IIEG, offriranno probabilmente agli investitori internazionali il quadro adeguato per realizzare i loro progetti in Marocco, con la sua resilienza economica, la sua stabilità istituzionale e la sua posizione strategica come porta d’ingresso verso l’Africa .
Investendo in infrastrutture moderne, promuovendo sinergie tra attori pubblici e privati e sostenendo iniziative di collaborazione, stima l’autore della nota IIEG, il Marocco si sta gradualmente posizionando come hub globale per la mobilità elettrica sulla base di un’ambiziosa strategia industriale, guidata da riforme strutturanti e progetti su larga scala, come la ricerca e sviluppo sulle batterie elettriche (in particolare la tecnologia al litio-ferro-fosfato) e lo sviluppo di veicoli a basso consumo energetico. impronta di carbonio.
Questa trasformazione, ha continuato, fa parte del desiderio di costruire comunità resilienti e connesse, dove l’innovazione è messa al servizio dello sviluppo sostenibile. E aggiungere che il Marocco dimostra così che è possibile conciliare progresso tecnologico, accessibilità finanziaria e rispetto degli impegni ambientali.
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