Il Ministero dell’Industria e del Commercio marocchino ha recentemente adottato 38 misure di protezione commerciale intese a contrastare gli effetti delle importazioni sovvenzionate a basso costo che potrebbero destabilizzare il mercato locale. Queste misure, che attualmente riguardano paesi come Turchia, Egitto, Stati Uniti e Tunisia, fanno parte di una strategia globale per proteggere settori sensibili come ceramica, plastica, acciaio, tessile ed elettrodomestici.
Secondo fonti ufficiali, queste norme, integrate in una più ampia politica antidumping, mirano a garantire una concorrenza leale tutelando al tempo stesso le industrie nazionali strategiche. Il dipartimento sta inoltre lavorando per aggiornare le leggi sulla protezione commerciale per affrontare meglio le sfide del commercio globale in continua evoluzione.
Inoltre, il governo marocchino sta preparando attivamente i negoziati per modernizzare gli accordi di libero scambio esistenti, con l’obiettivo di adattarli alle realtà economiche contemporanee e di migliorare il loro impatto positivo sull’economia nazionale, ha appreso dalle sue fonti Barlamane.com. Questo approccio prevede il rafforzamento dell’efficienza amministrativa per far fronte ai meccanismi commerciali internazionali sempre più complessi. Queste disposizioni rientrano nella volontà delle autorità marocchine di promuovere un ambiente economico stabile, capace di preservare gli interessi dei produttori locali stimolando allo stesso tempo gli investimenti esteri.
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