La notte era scesa da poco. Erano infatti intorno alle 18 quando si verificarono i fatti nella piana di Oletta. Eventi tragici il cui svolgimento potrebbe uscire direttamente dalla sceneggiatura di un film noir.
Un uomo, sulla cinquantina, era alla guida del suo veicolo quando è stato preso di mira da sicari incappucciati che, secondo le nostre informazioni, erano due. I proiettili hanno ferito mortalmente il cinquantenne.
L’agguato è avvenuto in un tratto della RD 82 vicino a un ristorante.
Gli aggressori avrebbero poi derubato un altro automobilista per rubargli il veicolo, avrebbero dato fuoco all’auto con cui erano arrivati e sarebbero fuggiti verso Bastia.
Un veicolo Dacia è stato ritrovato, anch’esso in fiamme, al passo di Teghime. Ma per il momento le autorità rifiutano di stabilire un collegamento con l’omicidio commesso a Oletta.
La vittima è morta a causa delle ferite riportate
Una volta dato l’allarme, i servizi di emergenza hanno mobilitato una grande forza sul posto. Ma nonostante le cure d’urgenza prestate, i vigili del fuoco non sono riusciti a rianimare la vittima che era in arresto cardio-respiratorio. È morta a causa delle gravi ferite riportate.
I gendarmi, anch’essi tempestivamente presenti nella zona, hanno dispiegato un vasto perimetro di sicurezza che è stato poi anche ampliato per facilitare le prime osservazioni sulla scena del crimine.
I parenti della vittima si sono radunati vicino alle transenne che attraversavano la strada.
La strada dipartimentale 82, che collega Oletta a Saint-Florent, è stata tagliata su entrambi i lati e il traffico è stato interrotto su questo tratto, con i gendarmi che bloccavano l’accesso.
Atti commessi da una banda organizzata
Contattato da Corse-Matin, Jean-Philippe Navarre, pubblico ministero presso il tribunale di Bastia, ha confermato “la morte di un uomo sulla cinquantina, noto all’autorità giudiziaria, a seguito di una sparatoria avvenuta intorno alle ore 18 e l’apertura di un’indagine da parte dei vertici, in particolare, per omicidio colposo da parte di banda organizzata, di associazione a delinquere , il furto con armi in una banda organizzata e la distruzione con mezzi pericolosi in una banda organizzata.”
Questa indagine è stata affidata congiuntamente ai servizi della direzione interdipartimentale della polizia nazionale (DIPN) dell’Alta Corsica e ad un’unità investigativa della gendarmeria, vale a dire la sezione ricerche della Corsica.
Vestiti con le loro tute bianche, gli specialisti della polizia tecnica e scientifica hanno passato molte ore a setacciare la scena del crimine, alla ricerca del minimo indizio. Queste osservazioni sono avvenute lontano dalla vista a causa del perimetro di sicurezza stabilito dai gendarmi.
Un testimone, dal canto suo, è stato ascoltato dagli investigatori nei locali della gendarmeria.
Per quanto riguarda l’identità della vittima, si tratterebbe, secondo diverse fonti concordanti, di Camille Orsoni. Le autorità giudiziarie non hanno confermato questo nome.
Camille Orsoni, pompiere professionista, è stata oggetto di un attentato nel maggio 2014 a Bastia. Un individuo è stato incriminato in questa procedura prima di beneficiare dell’archiviazione del caso due anni dopo.
Tuttavia, in questa fase, è difficile stabilire un collegamento tra questi eventi risalenti a undici anni fa e quelli perpetrati a Nebbiu, poiché le indagini su di essi sono appena iniziate.
Questo omicidio commesso a Oletta è il primo avvenuto nel 2025 in Corsica, isola purtroppo abituata a conteggi macabri.
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