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Non ci sarà alcun voto popolare per impedire il salvataggio di Télé-Dôle
Il comitato referendario, sostenuto dal Partito Pirata Vaudois, non è riuscito a raccogliere abbastanza firme.
Pubblicato oggi alle 17:14
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Raccolta firme per il referendum intercomunale contro il salvataggio della società Télé-Dôle fallito. Il comitato referendario non è riuscito a raccogliere le 5.892 firme necessarie, ha dichiarato venerdì. Alla popolazione non sarà quindi chiesto di votare su questo tema.
“Purtroppo non è stato possibile raccogliere le firme necessarie”, ha dichiarato a Keystone-ATS il copresidente del Partito pirata vodese (PPVD) Nils Schaetti, membro del comitato referendario e il cui partito politico ha sostenuto il referendum. In questa fase non era ancora noto il conteggio finale del numero delle iniziali.
La raccolta è iniziata il 6 dicembre. Il comitato aveva tempo fino al 10 gennaio per raccogliere 5.892 sigle, ovvero il 10% degli elettori dei 37 comuni della regione di Nyon. Un simile referendum su più comuni è stato il primo nel Cantone.
Anche lo Stato fornisce assistenza
La decisione di lanciarlo fa seguito all’annuncio, a fine ottobre, dell’associazione Nyon Region, che riunisce una quarantina di comuni della costa, investire 2,62 milioni di franchi nella società proprietaria degli impianti di risalita installati nel massiccio della La Dôle. Il Consiglio di Stato vodese ha annunciato un aiuto di 2,56 milioni di franchi.
“Dovremmo investire 2,6 milioni di franchi delle nostre tasse in Télé-Dôle per compensare la sua cattiva gestione, finanziare progetti vaghi e scommettere su un futuro senza visione né garanzie. Questo è inaccettabile”, ha criticato sul suo sito il comitato referendario, composto da sette persone. “Rifiutiamo questo spreco di fondi pubblici e chiediamo una migliore gestione delle nostre risorse”.
“Non viene presentato alcun piano finanziario o di flusso di cassa serio e manca la trasparenza”, ha affermato il comitato. “Quasi il 50% delle entrate previste sono sussidi pubblici. Questa azienda non può sopravvivere senza un costante finanziamento esterno e i rischi sono enormi per i contribuenti”, ha spiegato inoltre.
Il tempo stava scadendo
Ricordiamo che, riunitosi il 30 ottobre a St-Cergue, il Consiglio Intercomunale della Regione di Nyon ha votato in ampia misura a favore di un bando che presenta soluzioni di finanziamento per perpetuare l’impresa di attrezzature turistiche e sportive che gestisce in particolare numerosi ascensori meccanici. L’associazione regionale è l’azionista di maggioranza (93%) di Télé-Dôle, con sede a Nyon.
Concretamente, il credito d’investimento mira a finalizzare gli sviluppi in corso a La Dôle e ad avanzare verso una ristrutturazione quadriennale della zona.
Il semaforo è ora verde per questi vari crediti. Il che è tempestivo. Il tempo su questo argomento stava effettivamente scadendo. La società Télé-Dôle era ancora minacciata di fallimento.
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