A novembre i consumi delle famiglie sono rimbalzati dello 0,3% rispetto al mese precedente (-0,3%), trainati dagli acquisti di manufatti e dai consumi alimentari, ha indicato venerdì l’INSEE. La spesa alimentare è tornata ad aumentare, dello 0,3%, dopo il +1,3% di ottobre.
Sono aumentati dello 0,9% quelli dedicati ai beni manufatti (dopo il -1,3% di ottobre), soprattutto ai beni durevoli (+1,9%) come i beni di trasporto (automobili nuove o usate, motociclette), precisa l’Istituto nazionale di statistica. La spesa per abbigliamento e tessile è diminuita dello 0,7%.
Il consumo di energia continua a diminuire
In calo anche i consumi energetici, scesi dello 0,8% (dopo il -1,2% di ottobre). Si tratta del terzo mese consecutivo di calo, secondo l’INSEE: il consumo di gas è in ripresa senza compensare il minor consumo di elettricità. Nel mese di ottobre i consumi delle famiglie sono diminuiti dello 0,3%, dato rivisto al rialzo di 0,1 punti.
Nel 2024, l’aumento dei consumi non ha superato lo 0,9% mentre il potere d’acquisto è aumentato del 2,1%, indicava l’Istituto di statistica a dicembre. Questi guadagni si trasformano principalmente in risparmi, poiché le famiglie sono propense a mantenere le riserve perché non percepiscono ancora il calo dell’inflazione.
Il governo conta in particolare sulla ripresa dei consumi per alimentare la crescita nel 2025, che ufficialmente vede ancora all’1,1% come nel 2024 ma che potrebbe rivedere al ribasso. L’INSEE, invece, prevede l’inizio dell’anno 2025.cupo” per l’economia francese: il prodotto interno lordo (PIL) guadagnerebbe solo dello 0,5% nella prima metà dell’anno, orizzonte delle sue previsioni.
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