Questo aneddoto kafkaïo-belga è stato trovato su Le Figaro, sul prestigioso New York Times negli Stati Uniti, sulla stampa asiatica e così via. Il Daily Star, in Inghilterra, ne parla addirittura, in un montaggio così cliché dove una persona divora il suo albero, insieme alle patatine fritte. L’unica cosa che manca è “Una volta”…
Non ci fermeremo al titolo “Non mangiare gli alberi di Natale” che attraversa la prima pagina. Ma piuttosto sul sottotitolo: “Parole di saggezza per il paese più noioso del mondo intero”. “Parole sagge dal paese più noioso del mondo”. Noioso, Belgio? Veramente ?
“Parole sagge dal Paese più noioso del mondo”: tutto il mondo si prende gioco del Belgio dopo l’annuncio della città di Gand
Provenendo da un paese dove il tempo è cupo come da noi, dove la gastronomia è circa 10 volte peggiore della nostra, dove uno snobismo antiquato congela le tradizioni in un massetto di piombo “abbozzato” da tempo qui, dove l’umorismo impassibile non supera la nostra autoironia, prenderemo lo stile belga: senza offenderci troppo.
Allora è vero, ne abbiamo pochi drammi e ancor meno glamour. Non abbiamo Churchill o i Beatles e le scappatelle del brutto anatroccolo della tua famiglia reale entusiasmano Netflix molto più di quelle del principe Laurent.
Ciò che invece abbiamo, nel Paese dei 9 ministri della Salute, dell’Attualità e di Gilles che lancia le arance, è la leggerezza nella nostra complessità, l’apertura, la non presa sul serio di noi stessi. Il Belgio non “acceca” molto, ma ha un’anima che batte sotto questo torso che ha il buon gusto di non sporgere spesso, nascosta dietro le sue mille e una contraddizioni. Quindi viviamo lì, per la maggior parte del tempo e dei luoghi, in pace e comodamente.
Su questo, cari amici inglesivi invitiamo a brindare, senza rancore, alla prossima vittoria di Remco, a tempo, su Tarling. Una birra speciale. Non una delle tue dimenticabili “Ales”, Per favore !
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