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Il deficit commerciale della Francia si riduce leggermente a novembre

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A novembre il deficit commerciale della Francia è sceso a 7,3 miliardi di euro. Questa riduzione, la seconda consecutiva, si spiega con un aumento delle esportazioni superiore a quello delle importazioni. Tuttavia, nell’arco di dodici mesi consecutivi, il saldo rimane ampiamente negativo, evidenziando le sfide strutturali dell’economia francese.

Un calo del deficit commerciale trainato dalle esportazioni

Le dogane francesi hanno annunciato una riduzione del deficit commerciale a novembre, che ammonta a 7,3 miliardi di euro, rispetto ai 7,6 miliardi rivisti di ottobre. Questo miglioramento si basa principalmente su un aumento di 600 milioni di euro delle esportazioni, mentre le importazioni sono aumentate solo di 300 milioni di euro.

A questo calo ha contribuito anche il deficit energetico, che grava pesantemente sulla bilancia commerciale francese. È diminuito di 300 milioni di euro, raggiungendo i 3,7 miliardi di euro a novembre, grazie all’aumento delle esportazioni in questo settore, mentre le importazioni di energia sono rimaste stabili. La dogana specifica che l’aumento dei prezzi e dei volumi ha sostenuto questo aumento delle esportazioni.

Escludendo l’energia, la bilancia commerciale è rimasta stabile a -5,3 miliardi di euro. Questi dati confermano una tendenza al miglioramento iniziata il mese precedente, anche se il deficit rimane significativo.

Un deficit ancora preoccupante nel corso dell’anno

Nel corso di dodici mesi consecutivi, il deficit commerciale francese si è attestato a 83,6 miliardi di euro a novembre. Nonostante i recenti miglioramenti, questo dato resta significativo, ricordando che la Francia non registrava un surplus commerciale dal 2002. I dati annuali, attesi il mese prossimo, dovrebbero comunque mostrare un miglioramento rispetto ai due anni precedenti, quando il deficit aveva raggiunto livelli record: 164 miliardi di euro nel 2022, sotto l’effetto dei disordini legati alla guerra in Ucraina, e 99,6 miliardi di euro nel 2023.

Nel contesto più ampio delle transazioni correnti, la Banca di Francia ha registrato a novembre un disavanzo di 1,7 miliardi di euro, in calo rispetto a 1,9 miliardi di ottobre. Questo calo conferma una tendenza generale di miglioramento graduale, anche se lento, del saldo esterno francese.

Insomma, se i risultati di novembre offrono una nota di ottimismo, la bilancia commerciale resta un punto di fragilità strutturale per l’economia francese. La diversificazione delle esportazioni e un migliore controllo delle importazioni energetiche sono tra le leve da attivare per ridurre in modo sostenibile questo squilibrio.

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