Il Marocco è determinato a garantire l’accesso a cibo sufficiente e di qualità. Grazie ad iniziative come la Piano Marocco Verde o anche Generazione Verdeil paese ha modernizzato la sua agricoltura e ottimizzato le sue risorse idriche. Ogni anno, il Regno produce quasi 9 milioni di tonnellate di cereali, tra cui frumento, orzo e mais. Allo stesso tempo, si posiziona come a esportatore confermato di frutta, verdura e olio d’oliva. Tuttavia, il cambiamento climatico e carenza idrica I problemi persistenti pongono seri vincoli e richiedono soluzioni innovative e sostenibili. Nel frattempo il Regno si è offerto un posto nella i 10 paesi africani con il punteggio più alto in termini di sicurezza alimentare, secondo Vanguard.
Egitto è anche in questa lista. Attraverso i suoi progetti di irrigazione e tecniche agricole avanzate, questo paese ha rafforzato la propria fornitura alimentare. Producendo 23 milioni di tonnellate di cereali all’anno, rimane un attore importante pur importando ancora il 60% del suo grano. L’esportazione di prodotti come riso, frutta e verdura illustra la forza del suo settore agricolo.
Con una produzione annua di 2 milioni di tonnellate di grano e più di 100.000 tonnellate di olio d’oliva, Tunisia da parte sua, si concentra sul suo patrimonio agricolo. Tuttavia, il paese deve affrontare sfide ambientali come la desertificazione e la scarsità d’acqua, che minacciano la sua sicurezza alimentare.
Per questa parte, il programma “Seminando cibo e lavoro” ha consentito al Ghana di incrementare la propria produzione agricola, in particolare con oltre 3 milioni di tonnellate di mais all’anno. Nonostante questi progressi, i rischi climatici rimangono un ostacolo al potenziale di questo paese dell’Africa occidentale.
Inoltre, e Keniafamosa per il tè e il caffè, coltiva anche 3,5 milioni di tonnellate di mais all’anno grazie alle moderne tecnologie e alle iniziative governative. Tuttavia, la siccità rimane un ostacolo importante.
Zambiada parte sua, supera il fabbisogno nazionale con una produzione annua di 3,4 milioni di tonnellate di mais. Le sue esportazioni di mais, zucchero e tabacco illustrano il suo ruolo regionale, sebbene la dipendenza dall’agricoltura pluviale lo renda vulnerabile.
Inoltre, il Piano Senegal Emergente si concentra sulla coltivazione del riso, con una produzione di oltre 1,2 milioni di tonnellate all’anno. Il Paese sta diversificando le sue esportazioni con pesce, arachidi e frutta, mentre deve affrontare sfide legate alla salinizzazione del suolo e al cambiamento climatico.
Con programmi come “Programma di intensificazione delle colture”, il Ruanda dal canto suo trasformò la sua agricoltura, consentendo una maggiore produzione di mais, fagioli e patate. Tuttavia, la mancanza di terreni coltivabili rimane una sfida.
Il principale produttore alimentare africano, Sudafrica Da parte sua, utilizza tecnologie avanzate per coltivare ogni anno 15 milioni di tonnellate di mais e 1,7 milioni di tonnellate di grano. Esporta agrumi, vino e carne bovina, nonostante le sfide idriche.
Con iniziative come “The Green Alternative”, il nigeriano produce più di 7 milioni di tonnellate di riso ed è il più grande produttore mondiale di manioca. Tuttavia, i conflitti interni e il cambiamento climatico ne minacciano la crescita.
Related News :