I fatti avevano già suscitato indignazione qualche giorno prima: nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, due uomini erano stati arrestati in flagranza di reato dopo aver sfondato la porta di una farmacia a Ivry-sur-Seine (Val-de-France-Marne). ) con piccone e cacciavite. Colti sul fatto dai membri della brigata anticrimine (BAC), sono stati messi in custodia di polizia prima di essere rilasciati per mancanza di posti in un centro di detenzione, con l’unica sanzione del divieto di presentarsi in città. Una decisione che ha sconvolto il farmacista vittima del furto e alimentato le critiche contro una giustizia ritenuta troppo clemente.
Ma la storia non finisce qui. Giovedì le stesse persone sono state nuovamente arrestate, questa volta durante un furto di roulotte a Thiais, nella Valle della Marna. Un intervento che ha portato a una svolta nella situazione giuridica, ha appreso da fonti coerenti la JDD. Dato il loro arresto, i due imputati verranno deferiti e compariranno questo venerdì 3 gennaio secondo la procedura di comparizione immediata per essere giudicati in tutti i fatti.
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Recidivi soggetti a OQTF
I due ladri, di origine algerina, sono privi di documenti e di fissa dimora e sono già noti alle forze dell’ordine per fatti analoghi. Entrambi sono inoltre soggetti all’obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF), rimasto finora lettera morta. Il loro modus operandi, che permetteva il furto di soldi dalla cassa e di medicinali della farmacia di Ivry, tradisce un’organizzazione ben consolidata, secondo fonti della polizia.
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Il loro precedente rilascio aveva suscitato proteste. Un comunicato denunciato dal farmacista su CNews. Anche il sindacato dell’Alleanza aveva espresso la sua esasperazione di fronte alla giustizia che, a suo avviso, “sconfessa il lavoro delle forze dell’ordine”. La decisione di giudicarli senza indugio appare come una risposta a quest’ondata di critiche e rientra nella politica di fermezza sostenuta dal nuovo ministro della Giustizia, Gérald Darmanin.
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