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Condannato a cinque anni il presunto assassino e braccio destro di Orlan Mélon

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Nell’ambito delle indagini, la polizia era interessata all’entourage della vittima. Le indagini hanno portato alla scoperta di piantagioni di cannabis a Braives e Houffalize, nonché di traffico di droga.

A Braives, durante una perquisizione nell’abitazione della madre di Orlan Mélon, gli investigatori hanno scoperto che la cantina era utilizzata per una piantagione di cannabis. Sul posto c’erano quasi 1.200 vasi impilati e reti per asciugare. Il contatore elettrico era stato bypassato. Il 15 febbraio 2024, una seconda perquisizione effettuata a Houffalize ha rivelato l’esistenza di una coltivazione di 632 piante di cannabis nella soffitta di un’abitazione. Anche l’impianto elettrico era stato bypassato. Di fronte agli investigatori, il proprietario ha ammesso di aver accettato che nella sua soffitta fosse allestita una piantagione di cannabis. In cambio riceveva l’affitto.

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Produzioni da 80.000 euro

Le due piantagioni erano gestite da Orlan Mélon e parenti. Dall’indagine emerge che i beni illeciti raccolti possono essere stimati in quasi 80.000 euro per produzione.

Orlan Mélon era stato rapito da uomini che avevano bloccato la sua auto. È stato rapito prima di essere colpito due volte.

Quindici persone, sospettate di essere coinvolte a vario titolo in queste due coltivazioni di cannabis e nello spaccio di stupefacenti tra gennaio 2021 e febbraio 2024, sono state arrestate al termine di questa indagine.

Sette imputati sono stati deferiti al tribunale penale per coltivazione di cannabis. Erano sospettati in particolare di aver partecipato alle piantagioni di Braives e Houffalize realizzando i lavori necessari (ponte dell’impianto elettrico, installazione di impianti di isolamento e essiccazione, ecc.) o di manutenzione delle piante e raccolta di cannabis.

Alcuni di loro furono accusati di aver sottratto fraudolentemente energia elettrica ai danni di Ores e Resa. Gli imputati sono stati accusati anche di possesso, trasporto o vendita di cannabis. Tra loro, alcuni, desiderosi di diversificare le proprie attività, sono stati perseguiti per spaccio di cocaina.

“Grazie per la denuncia e per le 48 ore in questura”

La sezione specializzata in casi di criminalità organizzata e traffico di droga del Tribunale penale di Liegi ha condannato giovedì Brandon Mathy, il braccio destro di Orlan Mélon, a cinque anni di reclusione, di cui quattro pene detentive. Il proprietario dell’edificio Houffalize è stato condannato a 36 mesi di reclusione mentre la madre di Orlan Mélon, che aveva acconsentito all’installazione di una piantagione di cannabis nella sua abitazione, è stata condannata a 36 mesi di reclusione a 18 mesi.

Brandon Mathy è il principale imputato nel caso dell’assassinio di Orlan Mélon. Il caso è ancora oggetto di indagine.

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