l'essenziale
La compagna di Mokhtar C., Béatrice Huret, ha raccontato la loro storia in un libro, adattato nel 2022 nel film “Sono vivi” con Marina Foïs. Questa vedova di un agente di polizia aveva incontrato questo migrante iraniano nella giungla di Calais. Da marzo Mokhtar C. è nel mirino di un OQTF che è stato appena confermato dai tribunali, anche se quest'ultimo lo autorizza a ritornare in territorio francese. Spiegazioni.
La loro storia d'amore è stata oggetto di un film. Oggi Mokhtar C. è nel mirino di un OQTF. Giovedì 26 dicembre il tribunale amministrativo di Lille ha confermato l'obbligo di lasciare il territorio francese emesso lo scorso marzo nei confronti di questo iraniano, riferisce La voce del Nord. Il tribunale ha tuttavia annullato “la decisione con la quale il prefetto del Pas-de-Calais gli ha vietato di rientrare nel territorio francese per un periodo di un anno”. Potrà quindi «ritornare legalmente in Francia richiedendo il visto» e potrà «fare poi seguito a un permesso di soggiorno».
Mokhtar C. ha conosciuto la moglie, Béatrice Huret, nel 2016. Originaria di Calais, quest'ultima aveva raccontato la sua storia in un libro, Calais amore mioda cui era stato tratto un film, intitolato Sono vivi. Marina Foïs interpreta il ruolo di Béatrice Huret. Questa ex simpatizzante dell'estrema destra, vedova di un agente di polizia, si innamorò di un migrante iraniano. All'epoca Mokhtar faceva parte dei “bouches-cousues”, questi migranti che si erano cuciti le labbra per denunciare le loro condizioni di vita nella giungla di Calais. Beatrice alla fine lo aiuterà a raggiungere l'Inghilterra, cosa che gli è valsa una condanna.
Mokhtar C. è finalmente tornato in Francia, si è convertito al cristianesimo e la coppia si è sposata nel 2022. Ma la prefettura di Pas-de-Calais ha rifiutato di concedergli un permesso di soggiorno e ha persino emesso un OQTF contro di lui. Mokhtar ha quindi chiesto l'annullamento di questo per poter restare in Francia con la moglie. Cosa che è stata dunque appena respinta dal tribunale amministrativo di Lille, che ha appena confermato l'OQTF ma ha comunque autorizzato il cittadino iraniano a rientrare in territorio francese. Da parte sua, Béatrice ha detto di voler “continuare la lotta, che comincia a richiedere un po' di tempo”.
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