Ogni anno la casa editrice Tarbes pubblica una raccolta di racconti.
L’edizione 2024 ha scelto di celebrare il centenario del surrealismo con “Ceci n’est pas une pipe”. «Era ovvio che Arcano 17 (nome della casa editrice, ma anche quello di un libro di André Breton) pubblicasse una raccolta attorno a questo movimento letterario», spiega Marie-Pierre Vieu-Martin, autrice e fondatrice di Arcane 17 in Tarbes.
“La nostra novità è stata quella di rendere 'Ceci n'est pas une pipe' una raccolta femminile e femminista. Quando parliamo di autori surrealisti, spesso ricordiamo gli autori uomini. Volevo fare il contrario chiedendo scrittrici donne della letteratura classica, del crimine narrativa, giornalismo e persino teatro si uniscano per questo esercizio.”
Così 10 autrici (Eva Almassy, Sylvie Callet, Rosemonde Cathala, Cécilia Castelli, Sylvie Etche, Anouk Langaney, Clémence Mary, Michèle Pedinielli, Juliette Prados e Marie-Pierre Vieu-Martin) hanno raccolto la sfida.
Ciascuno ha accettato per motivi diversi. Per Rosemonde Cathala sono state una serie di coincidenze di vita e l'attrazione per “L'Amour fou” di André Breton a spingerla a partecipare.
Per Sylvie Etche si tratta di un articolo sulla sensibilità (idea che gli animali abbiano coscienza) pubblicato su La Dépêche. Le ispirazioni surrealiste sono ovunque e possono essere trovate in questo libro squisito.
Da notare che Rosemonde Cathala, Sylvie Etche e Marie-Pierre Vieu-Martin propongono diversi incontri, letture e autografi, come al Celtic, alle Cantine des Halles e al mercatino di Natale europeo.
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