A più di un anno di distanza dai quarti di finale dei Mondiali persi contro il Sud Africa, Jonathan Danty ancora non capisce come un certo Pieter-Steph du Toit, già escluso un anno prima per un passaggio pericoloso sul nazionale francese, abbia ribadito, senza l'azione è controllata dal video arbitraggio.
Jonathan Danty non andrò in vacanza con Pieter-Steph du Toit. Nemmeno tra dieci anni andrà a bere una birra con il miglior giocatore del mondo di rugby dell'anno 2024. Come lui stesso confida in una lunga intervista sui momenti salienti della sua carriera (che troverete il 25 dicembre su Rugbyrama), ancora non capisce come sia stato il superamento del sudafricano ai quarti di finale dell'ultima Coppa del Mondo. non sanzionato o almeno controllato durante il video arbitraggio.
“È un’ingiustizia”confida il nazionale francese, iniziando quella sera quello che rimarrà il momento più difficile della sua carriera. “Questi sono brutti ricordi, cose che restano piuttosto negative, ma fanno anche parte dei fallimenti che mi hanno permesso di costruirmi e di crescere”.
- La squadra francese, Guy Novès, Gonzalo Quesada, gli esordi nel rugby, la sua famiglia: trovate il formato lungo dell'intervista a Jonathan Danty del 25 dicembre sul sito e sull'applicazione.
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