Continuano ad arrivare a Damasco delegazioni straniere. Dopo le delegazioni turca e saudita domenica, il nuovo leader siriano ha ricevuto lunedì il capo della diplomazia giordana e una numerosa delegazione del Qatar guidata dal ministro degli Affari esteri.
Il ministro giordano Ayman Safadi ha espresso al leader siriano Ahmad al-Shareh il “sostegno” del suo Paese alla ricostruzione della Siria. La televisione statale giordana ha riferito di discussioni sulle opportunità di collaborazione in vari settori, come il commercio, la gestione delle frontiere, gli aiuti umanitari o la sicurezza.
Il funzionario giordano ha espresso sostegno a “un governo che rappresenti tutte le tendenze in Siria”, nonché a “una nuova costituzione”, aggiungendo che “i paesi arabi hanno accettato di sostenere la Siria in questa fase senza alcuna interferenza esterna.
Prima visita in Qatar dal 2011
La Giordania oggi ospita circa 680.000 rifugiati siriani registrati presso le Nazioni Unite, ma Amman afferma di aver accolto circa 1,3 milioni di sfollati di guerra. Dall’8 dicembre quasi 13.000 persone hanno già attraversato il confine nella direzione opposta.
Quanto alla delegazione del Qatar, arrivata a Damasco “a bordo del primo aereo della Qatar Airways ad atterrare all'aeroporto siriano” dalla caduta di Bashar al-Assad, arriva dopo una pausa diplomatica durata circa 13 anni a causa delle sanguinose repressioni del regime. Secondo un comunicato stampa della diplomazia del Qatar, si desidera “riaffermare (…) l'impegno costante del Qatar” nei confronti del “popolo siriano (…) rispettando la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale” del Paese.
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