L'annuncio del governo Bayrou è atteso questa sera. In precedenza l'entourage del primo ministro aveva confermato che la lista dei ministri sarebbe stata presentata “subito” e “prima di Natale”.
ANNUNCIO
Negoziati che si sono impantanati negli ultimi giorni e la promessa di François Bayrou di nominare i suoi ministri “prima di Natale“: la Francia sta vivendo i suoi ultimi momenti senza un governo completo?
L'annuncio previsto la settimana scorsa, quindi lunedì mattina, è stato rinviato a causa del lutto nazionale in omaggio alle vittime del ciclone Chido a Mayotte, compreso un minuto di silenzio osservato alle 11 all'Eliseo e a Matignon.
“Scenario indecente”
Estelle Youssouffail deputato LIOT di Mayotte, ha criticato aspramente questo calendario sul social network X e ha chiesto alla coppia di dirigenti di non rivelare i membri del governo nel giorno del lutto e ha accusato Parigi di trascurare l'isola, “ancora in assoluta difficoltà“.
La Presidenza della Repubblica ha infine annunciato all'agenzia France-Presse che la presentazione della squadra di governo avverrà alle 18,30.
Quali personalità importanti?
L'ambizione iniziale dell'Alto Commissario per la Pianificazione e sindaco di Pau era quella di formare una squadra di governo.equilibrato“: un terzo dei ministri da sinistra, un terzo dal centro, un terzo da destra, con la partecipazione di pochi leader politici.
In pratica, François Bayrou che ha proposto di ridiscutere i termini della riforma delle pensioni”senza appenderlo“, non è riuscito a convincere esponenti del PS ad unirsi a lui. Inoltre, Les Républicains, la famiglia politica del suo predecessore Michel Barnier, hanno messo in dubbio nei giorni scorsi la loro partecipazione al governo.
Per cercare di dare garanzie alla destra, François Bayrou ha inviato questo lunedì una lettera ai presidenti del gruppo LR, al Senato e all'Assemblea, nella quale si impegna in particolare a rispondere alla crisi della “autorità statale“, per risparmiare su “tutte le spese improduttive“e ha anche promesso di adottare, come vuole la tradizione, “un nuovo metodo di governo“.
Dopo numerosi colloqui, anche con il Capo dello Stato, permangono punti di blocco, in particolare per quanto riguarda i grandi ministeri sovrani, come Bercy o il Quai d'Orsay, che vorrebbero tenere d'occhio Gerardo Darmanin.
Il presidente dell'Hauts-de-France Saverio Bertrandin totale disincanto nei confronti della RN, viene chiesto giustizia.
Diversi membri del governo dimissionario dovrebbero mantenere il proprio portafoglio, è il caso del Ministro degli Interni Bruno Retailleauuno dei pochi della squadra Barnier ad aver stampato, o addirittura Rachida DataMinistro della Cultura, e Sébastien LecornuMinistro delle Forze Armate.
Dato che l'Assemblea nazionale è chiusa fino a lunedì 13 gennaio, nessuna mozione di censura potrà essere esaminata al di fuori della sessione parlamentare.
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