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Grenoble: un giovane arrestato dopo aver violentato la cugina di 13 anni – LINFO.re

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La giovane, di nazionalità rumena, si è rifugiata in lacrime in una clinica di Grenoble nella notte tra il 16 e il 17 dicembre. Il sospettato di 23 anni è stato incriminato e imprigionato.

Rapimento, sequestro e stupro

Un giovane di 23 anni è stato incriminato per rapimento, sequestro e viola su suo cugino di 13 anni, ha annunciato l'ufficio del pubblico ministero Grenoble Sabato 21 dicembre.
Come riportato Francia occidentaleLa giovane, in lacrime, si è rifugiata in una clinica di Grenoble, nella notte tra il 16 e il 17 dicembre, ha rivelato il pubblico ministero Eric Vaillant, confermando così le informazioni dell'accusa. Delfinato Libéré.

Detenzione per tre giorni

La ragazza ha raccontato al personale della struttura di essere scappata dalla finestra dell'appartamento degli zii, Grenoble. Ha detto di essere stata trattenuta lì per tre giorni e violentata più volte da suo cugino, mentre i genitori di quest'ultimo erano presenti nell'appartamento.
Secondo lei, i suoi stessi genitori volevano che sposasse suo cugino. Con i suoi due fratelli, questi ultimi sono venuti a rapirlo dalla casa della sua famiglia, situata in un campo a Cergy, nella regione parigina. È stata poi portata nell'appartamento di Grenoble, ha detto il pubblico ministero.

Sei persone prese in custodia

Tutte le persone coinvolte nel caso sono state poste in custodia di polizia il 18 e 19 dicembre: l'indagato, i suoi due fratelli, lo zio, la zia e il padre del minore. Come minimo hanno riconosciuto l'esistenza di un progetto matrimoniale, ha annunciato Eric Vaillant.
Il cugino di 23 anni è stato incriminato e incarcerato per viola nei confronti di minore di 15 anni da parte di adulto con differenza di età di almeno 5 anni, sequestro di persona e sequestro.
Quanto al padre del minore, è stato perseguito per concorso in sequestro di persona e sequestro di persona prima di essere posto sotto controllo giudiziario, contrariamente alle richieste della Procura che ha presentato ricorso.
Lo zio e la zia della giovane vittima sono stati posti sotto lo status di testimone assistito, cosa contro la quale anche l'accusa ha presentato ricorso.

> Leggi anche: Una ragazza violentata e poi sepolta “viva” dal cugino

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