La nostra selezione inizia dall'anno di creazione del giornale.
È il 25 dicembre 1889. L’Est repubblicano ha appena 8 mesi.
Il giornale venne allora installato al numero 51 di rue Saint-Dizier, in “una stanza unica e stretta, con le pareti imbiancate e arredata con due soli tavoli, abbandonata da Le Courrier de la Meurthe-et-Moselle che ne aveva cessato le pubblicazioni” ( L'Est Républicain: rubrica quotidiana ).
Il giornale ne pubblica 230e numero. Il suo primo Natale.
Essendo chiusa la tipografia il 25 e 26 dicembre, viene quindi datata “mercoledì 25 dicembre e giovedì 26 dicembre 1889”.
A quel tempo il giornale usciva due volte al giorno: 500 copie per l'edizione del mattino, 700 per quella della sera intorno alle 17.
La nozione di come la conosciamo oggi non esiste.
Il giornale è quindi composto da 4 pagine di 5 colonne. La prima pagina del giornale ha la stessa impaginazione delle successive.
È contraddistinto semplicemente da un banner con il nome del giornale e le principali informazioni che lo riguardano.
Tra l'altro: il nome del suo caporedattore dell'epoca: Léon Goulette e il suo prezzo: 5 centesimi. L'idea era quella di offrire un giornale (filo-repubblicano) accessibile a piccoli budget.
Le notizie vengono presentate sotto forma di dispacci, intervallati da articoli lontani dai codici del giornalismo attuale.
Come quella del giornalista e autore Henri Lavedan, dal titolo Il comitato del festival in uno stile più lirico che giornalistico per i suoi contemporanei.
Continua: la nostra serie sui titoli di Natale continua con quella del 25 dicembre 1918. Ci vediamo martedì 24 dicembre dalle 7 sul nostro sito per scoprirla.
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