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In cosa consiste il lutto nazionale decretato da Emmanuel Macron?

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Una giornata di contemplazione in ricordo delle vittime del Chido. La Francia osserverà una giornata di lutto nazionale, lunedì 23 dicembre, ha annunciato giovedì X Emmanuel Macron. Il disastro ha provocato almeno trenta morti nell'arcipelago, ma le autorità francesi temono un bilancio molto più alto, poiché gli edifici e le baracche delle baraccopoli sono stati spazzati via dalle raffiche. Lunedì il Capo dello Stato aveva già promesso il X di organizzare questa giornata di riflessione, “di fronte a questa tragedia che sconvolge ciascuno di noi”.

Come sottolinea il sito Public Life, lutto nazionale “non è una cerimonia, a differenza del tributo nazionale e del funerale nazionale”. Inoltre non è un giorno festivo. “Ci sono poche disposizioni di legge su come dovrebbero svolgersi queste giornate, ma le bandiere vengono sventolate a mezz’asta sugli edifici e sugli edifici pubblici”continua Vita Pubblica. Se il lutto nazionale viene decretato dal Presidente della Repubblica, spetta al Primo Ministro stabilirne i termini. In particolare, può “chiedo un minuto di silenzio” negli esercizi pubblici.

Lunedì sarà così, ha confermato giovedì Emmanuel Macron nel suo messaggio su X. “Le nostre bandiere saranno a mezz’asta. Tutti i francesi saranno invitati al culto alle 11”.ha precisato il capo dello Stato. “Ci sarà un minuto di silenzio in tutti i servizi pubblici e inviteremo la popolazione” osservarlo, ha aggiunto in serata in uno scambio con la stampa.

Sono solo le 10e momento in cui viene decretato il lutto nazionale ai sensi del Ve Repubblica, nota Vita pubblica. Queste giornate venivano spesso organizzate dopo la morte dei presidenti francesi: Charles de Gaulle, Georges Pompidou, François Mitterrand, Jacques Chirac e Valéry Giscard d'Estaing. È anche in ricordo di quest'ultimo che il lutto nazionale è stato dichiarato per l'ultima volta, il 9 dicembre 2020.

Dall'inizio degli anni 2000, questo decreto è stato adottato anche quattro volte per onorare le vittime degli attentati terroristici: il 14 settembre 2001, in ricordo delle oltre 3.000 persone uccise negli attentati dell'11 settembre negli Stati Uniti; nel 2015, due volte, dopo gli attacchi contro Charlie Hebdo e quelli del 13 novembre; e nel 2016, dopo l’attentato del 14 luglio a Nizza. Il lutto nazionale del 2001 è stato l'unico organizzato in memoria delle persone uccise fuori del territorio nazionale, nota Vie publique. Il sito sottolinea inoltre che, se il decreto è stato adottato il più delle volte per la durata di un giorno, dopo gli attentati del 13 novembre e quello del 14 luglio sono stati osservati tre giorni di lutto nazionale.

Lunedì 23 dicembre segnerà la prima volta, sotto la Ve Repubblica, che questa misura viene adottata per onorare le vittime di una catastrofe climatica. Non si tratterà però della prima volta nella storia francese: prima del Ve Repubblica, il lutto nazionale era stato organizzato una sola volta, dopo le inondazioni che provocarono un centinaio di morti nel sud della Francia nel 1930.

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