Il Montpellier è stato umiliato a Le Puy (4-0) nella 32esima finale, sabato 21 dicembre, dopo una partita indegna di una squadra della Ligue 1.
La caduta sarà più dura, ma dove si fermerà? Ultimo in Ligue 1, il Montpellier è stato eliminato dalla Coupe de France dal LePuy (4-0), una Nazionale 2 che gioca tre divisioni sotto di essa. Quel che è peggio è che i Montpellier sono stati umiliati dai Ponot nel secondo tempo. Tanto che il pubblico gridava “Olé, olé” ad ogni passaggio dei propri giocatori, mentre i Pailladin gli correvano dietro. C'era anche “E uno, e due e tre zeri”.
Solo che il conto è diventato ancora più salato. Ed è stato a testa bassa che l'MHSC ha lasciato il campo. Come nel 2020 a Belfort, dove i Montpellier erano già stati eliminati da una squadra N2 (0-0, 5 a 4 tab). “Questo ci farà male. Siamo stati mangiati, siamo stati spazzati via”.non ha nascosto l'allenatore Jean-Louis Gasset.
Bancarotta mentale
Che tuttavia aveva messo in guardia i suoi giocatori sulla qualità di questa squadra del Puy, che l'anno scorso aveva già battuto squadre professionistiche, tra cui due della Ligue 2. A prova di questa diffidenza, il berretto aveva quasi messo in campo la sua squadra migliore, visto che aveva effettuato solo tre cambi rispetto a quella che aveva tenuto sotto scacco il Nizza (2-2), con Falaye Sacko e Stefan Dzodic al posto di Enzo Tchato. e Nikola Maksimovic, Bertaud al posto di Lecomte in porta.
Ma è proprio in attacco che prima fallisce, con Adams solo ai sei metri che trova solo le braccia di Carvalho (5°), poi Ferri il cui tiro viene respinto dalla traversa (7°). Ci sono stati poi degli scatti di Mousa Tamari ma l'attaccante giordano ha trovato sulla sua strada l'ex portiere dell'Hérault (24esimo, 32esimo). È stata praticamente l'ultima occasione della partita per il Montpellier, che ha concesso il vantaggio dopo una punizione di Pays, una deviazione di testa di Soualhia e la conclusione di Zogba (43esimo).
L'MHSC non si è mai ripreso dal primo gol
Un primo gol dal quale non si sono più ripresi i Pailladins, crollati nella ripresa. “Ci siamo arresi mentalmente, non abbiamo il diritto di arrenderci”. ha sottolineato Jean-Louis Gasset, la cui riorganizzazione tattica per dare il massimo ha condannato definitivamente la sua squadra da quando Pays ha centrato il bersaglio (75°), prima che Diebold (78°) e Mayela (90°) chiudessero la tomba.
Prova dell'impotenza del Montpellier fuori casa, come ha sottolineato il suo allenatore: “Da quando sono arrivato abbiamo giocato tante trasferte, non abbiamo preso un punto, non abbiamo segnato un gol. Speravo che in un'altra competizione potessimo mostrare più qualità mentali…”.
Deluso dal lavoro che lo attende e dalle incognite della finestra di mercato, l'allenatore dell'MHSC sa che “non dormirà per ore fino al 31 gennaio”. Sperando che esca da questo incubo.
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