l'essenziale
Si tratta, secondo il colonnello Frédéric Brachet, di uno “strumento di lavoro” che finora è mancato agli uomini in blu. Da giovedì i gendarmi sono dotati di due motociclette elettriche, di concezione militare, capaci di guidarle silenziosamente in luoghi di difficile accesso grazie alle sue due ruote motrici.
La cilindrata dei veicoli è pari a 50 cc, che consentirà a qualsiasi soldato di guidarli. Secondo i primi test effettuati, queste moto si trovano a proprio agio sui terreni sconnessi (scale comprese) e hanno il vantaggio di non rischiare di innescare un incendio, a differenza delle cugine termiche.
Con un'autonomia di 120 km, in grado di raggiungere i 50 km/h, queste moto permetteranno di entrare in contatto con le popolazioni. “Ad esempio sui sentieri di Saint-Jacques, per prevenire i turisti sui rischi di cadute o di incendio”spiega il colonnello Frédéric Brachet.
Costo dell'intervento: 20.000 euro per le due moto, il relativo rimorchio e i dispositivi di protezione. Il tutto finanziato da donazioni di aziende o associazioni locali (Maxoutil, Teréga, Rallye du Rouergue).
Saranno a disposizione di tutti i gendarmi che ne faranno richiesta, in tutto il dipartimento.
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