Par
William Lackaille
Pubblicato il
16 dicembre 2024 alle 18:02
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Per diversi anni, Frederic Debove svolge la funzione di referente etico all'interno del Centro di Gestione del Servizio Civile Territoriale Senna e Marna (CDG77). Descrivendosi come un appassionato per quasi 20 anni sul questioni eticheex direttore di Campus Panthéon-Assas Melun ora occupa a posizione sconosciutaDi più cruciale garantire etica e trasparenza nel servizio pubblico. Ci dice di più.
Una missione dalle molteplici sfaccettature
“Questa funzione abbraccia tre ambiti principali: etica, laicità e allerta etica”, spiega Frédéric Debove. Il successore di Bruno Dalle ha voluto formalizzare il suo lavoro per una maggiore trasparenza pubblicando un rapporto dettagliato delle diverse situazioni per le quali è stato deferito.
Il documento da lui pubblicato elenca tematicamente i rinvii da lui gestiti. Tra questi, domande sulle molestie morali, sulle violazioni etiche e sulle tensioni intorno al secolarismo.
“Questo rapporto aiuta a illustrare la realtà sul campo, talvolta segnata da un confronto brutale con il mondo del lavoro”, confida. In caso di fatti gravi non esita a trasmettere i fascicoli alla Procura. Pertanto, alcuni casi di molestie, spesso mascherati da sanzioni dissimulate come il peggioramento delle condizioni di lavoro, hanno potuto essere portati dinanzi ai tribunali.
Sulla laicità, Frédéric Debove è stato interrogato su situazioni delicate, come quella di un agente territoriale specializzato negli asili nido (Atsem) che indossa il velo o quella di un sindaco che si interroga sulle conseguenze del fatto che agenti parlino una lingua straniera davanti ai genitori.
“Questi problemi non hanno un’unica risposta. Se gli agenti non hanno una formazione in francese, possiamo davvero applicare direttamente le sanzioni? », chiede. Il suo ruolo è quindi quello di analizzare questi casi da una prospettiva giuridica tenendo conto della dimensione umana e organizzativa.
Un'altra ricorrenza riguarda l'accumulo di attività, dove le tensioni economiche spingono alcuni agenti a cercare entrate aggiuntive. “Quando sei il direttore generale dei servizi, svolgere un’attività da clown nel fine settimana può nuocere alla credibilità della comunità”, sottolinea.
Un approccio educativo e umano
La gestione delle segnalazioni si basa su una procedura rigorosa. Frédéric Debove insiste: “Abbiamo bisogno di prove concrete, non di semplici accuse. Mi assicuro che gli elementi siano completi prima di formulare una risposta legale. »
In media, ogni mese arrivano due o tre file, che vengono elaborati in poche settimane o addirittura due mesi. In alcuni casi la conciliazione è possibile, come nel caso di un conflitto legato alle pubblicazioni sui social network.
Un impiegato comunale è stato accusato dal suo sindaco di aver mancato al suo dovere di lealtà apprezzando pubblicazioni critiche nei confronti della politica municipale. “Dopo l'esame è stata trovata una soluzione amichevole”, ricorda.
Insegnante a Melun da trent'anni, Frédéric Debove è molto legato alla diversità culturale ed economica della Seine-et-Marne. “Questo territorio riflette le tensioni e le questioni etiche della nostra società”, osserva.
Ai suoi occhi il ruolo del referente è soprattutto educativo: “Dobbiamo spiegare per evitare ignoranza giuridica e disinformazione. I conflitti devono essere risolti prima che degenerino. » Una missione che porta avanti con passione e discernimento, ispirandosi a Balzac: «Un cattivo accordo è meglio di un buon processo», scivola.
Nonostante una responsabilità pesante ed impegnativa, Frédéric Debove resta animato dalla soddisfazione di sentirsi utile. “Questa professione aiuta a migliorare le relazioni sociali e a preservare l’etica all’interno del servizio pubblico”, conclude con orgoglio.
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