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Editoriale Courrier du Pays de Retz
Pubblicato il
16 dicembre 2024 alle 11:06
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IL tribunale amministrativo di Nantes ha condannato due società che hanno partecipato all'ampliamento dell'impianto di trattamento di Machecoul-Saint-Meme (Loire-Atlantique) a risarcire il comune dopo la liquidazione giudiziale del responsabile del sito, informa l'agenzia Presspepper.
Nel 2005, quasi venti anni fa, il comune di Machecoul-Saint-Meme si era infatti impegnato lavori di estensione del suo impianto di trattamento delle acque reflue. L'obiettivo era quindi quello di “raddoppiare la capacità di trattamento delle acque reflue e creare una serra per l'essiccazione dei fanghi”.
I lavori furono affidati nel 2008 all'a gruppo di aziende composto da La Nantaise des Eaux Engineering (NDEI), Seribat Construction (Le Pallet) e lo studio di architettura Luc Lefloch & Associés (La Regrippière).
La Nantaise deseaux ENGINEERING ha successivamente subappaltato la parte “Essiccazione dei fanghi” a Solairgies, una società con sede a Ombrée d’Anjou (Maine-et-Loire), che a sua volta ha subappaltato parte dei suoi servizi ad altre società.
Ma “fin dai primi mesi di attività, il settore dell’essiccazione dei fanghi ha subito numerosi danni”, ha osservato nel 2018 il tribunale amministrativo in una prima sentenza che ha condannato La Nantaise des Eaux a risarcire il comune. “Questi malfunzionamenti rendono la serra di essiccazione dei fanghi inadatta allo scopo previsto […]cosa confermata anche dalla necessità del Comune […] procedere alla chiusura completa del settore […] durante il primo trimestre del 2016 e l’istituzione di un settore transitorio. »
Le due società furono liquidate
I giudici avevano quindi condannato NDEI a versare al Comune un primo “accantonamento” di 230.000 euro, somma portata a quasi 300.000 euro in appello. Ma “NDEI è stata liquidata il 16 maggio 2018 e il comune […] non è riuscita a ottenere il risarcimento dei danni subiti”, rivela una nuova sentenza del tribunale amministrativo di Nantes del 9 ottobre 2024.
Il municipio aveva quindi nuovamente adito il tribunale amministrativo di Nantes per rimettere in gioco la “solidarietà” tra aziende aver preso parte al mercato. “Aziende che si impegnano in solido […] intraprendere un'operazione di costruzione […] riparare il danno subito dal titolare del progetto a causa della mancata esecuzione dei suoi obblighi contrattuali”, esordisce richiamando il tribunale amministrativo di Nantes in questa nuova sentenza.
Nel caso dei lavori sull’impianto di trattamento di Machecoul-Saint-Meme, “risulta dall’atto d’impegno del 26 maggio 2008 che [NDEI, N.D.L.R.] era l'agente di un gruppo misto composto anche dalle società Seribat costruzioni e Lefloch e soci», rileva il tribunale. ” Perciò, […] il comune di Machecoul-Saint-Meme è legittimato a chiedere la condanna congiunta di tutte le società che componevano il gruppo di solidarietà a causa dei disordini.”
Il tribunale amministrativo di Nantes ha pertanto condannato Seribat costruzioni e Lefloch e soci al pagamento delle somme richieste dal comune di Machecoul-Saint-Meme. Dovranno inoltre pagare 750 euro ciascuno al comune per coprire le spese legali.
Ma questi ultimi dovranno rivolgersi soprattutto a loro liquidatori. “La SARL Lefloch e soci è stata liquidata il 29 luglio 2022”, precisa la corte nella sua sentenza. E la costruzione di Seribat lo era cancellato del Registro del Commercio e delle Imprese il 22 maggio 2024.
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