I gruppi di opposizione alla metropoli di Lione chiedono la fine degli esperimenti condotti su Avenue Rockefeller e Montée du Chemin neuf, mentre gran parte della Voie Lyonnaise n. 12 non sarà finalmente avviata nel 2025.
Si tratta di un annuncio difficile da far arrivare agli oppositori del progetto. Il presidente ambientalista della Metropoli di Lione, Bruno Bernard, ha annunciato la settimana scorsa il rinvio di diversi progetti nell'area metropolitana di Lione, a causa di un “picco di lavoro“, ma anche per questioni finanziarie.
“Intendi logicamente fermare i tuoi esperimenti con effetti disastrosi”
Tra i progetti interessati, quello della Voie Lyonnaise n°12, che collegherà Saint-Priest a Lione. Pertanto, i tratti dell'asse situati su Cours Gambetta e Cours Albert-Thomas saranno rinviati al 2026, così come il tratto situato su Rue de la Barre e Place Bellecour. Un annuncio che non ha mancato di provocare la reazione dell'opposizione durante il consiglio metropolitano del 16 dicembre, che ha messo in discussione il futuro delle sperimentazioni già avviate.
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Infatti, a est, la metropoli di Lione sperimenta da metà ottobre il passaggio a senso unico di Avenue Rockefeller, che collega Bron a Lione. A ovest si sta sperimentando la chiusura alle auto (esclusi gli aventi diritto) della salita Chemin neuf, ora riservata alle modalità soft. Due decisioni particolarmente controverse, la prima da parte degli operatori sanitari dell'ospedale Edouard-Herriot e del sindaco di Bron in particolare, l'altra dei comitati di interesse locale di tutti i quartieri del 5° arrondissement di Lione.
Gli esperimenti “continua fino al completamento” dice Fabien Bagnon
L'ex deputato della 1a circoscrizione elettorale del Rodano e consigliere metropolitano, Thomas Rudigoz, ha messo in dubbio il futuro di questi esperimenti, a nome di tutti i gruppi di opposizione, escluso LR (La Métro positive). “Dato che state rinviando i lavori sulla parte centrale di questo asse, intendete logicamente interrompere gli esperimenti con effetti disastrosi che state attualmente portando avanti a ovest e a est di questo progetto?“, ha detto. E ha aggiunto: “Migliaia di abitanti di questi territori, pesantemente colpiti dai vostri pericolosi esperimenti, si aspettano molto dalle vostre risposte!”
I gruppi di opposizione, che chiedono la sospensione degli esperimenti, non hanno ricevuto risposta da Bruno Bernard e dal suo vicepresidente per la mobilità, Fabien Bagnon. Interrogato, quest’ultimo indica che gli esperimenti”che si stanno verificando secondo le previsioni in termini di diffusione“, “continuare fino al completamento“. Su questi due settori”non ci sono strutture per il ciclismo“, ricorda il vicepresidente, a differenza, ad esempio, di rue de la Barre dove esiste una pista ciclabile in direzione ovest-est, e una corsia comune per autobus e bici in direzione est-ovest.
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