Mbaye Sarr, direttore della Scuola Nazionale di Amministrazione Penitenziaria, è stato ospite del programma “Salaam Senegal” su Radio Senegal. Secondo lui, quest’anno la Scuola Nazionale di Amministrazione Penitenziaria festeggia il suo 10° anniversario, essendo stata creata nel 2014. In questa occasione, le celebrazioni sono previste nel primo trimestre del 2025. In precedenza, la formazione degli agenti avveniva presso dell’Accademia di Polizia, ma dal 2017 beneficiano di una propria struttura formativa.
Nell’ambito dello sviluppo della scuola, Mbaye Sarr ha sottolineato che sono stati allestiti un laboratorio di ricerca e una revisione semestrale. Tra le priorità del governo c’è la costruzione di una nuova scuola, volta a migliorare le condizioni di apprendimento degli studenti. Nel 2025 è già stato istituito un programma annuale di rafforzamento delle capacità, con l’ambizione di coinvolgere 1.000 agenti.
Il direttore ha inoltre affermato che lo Stato ha intrapreso un progetto ambizioso per modernizzare l’amministrazione penitenziaria, compresa la costruzione di nove nuove carceri e la riabilitazione degli istituti esistenti. Queste iniziative mirano a migliorare la cura dei detenuti. Il budget stanziato dallo Stato per i detenuti è stato aumentato, da 1.152 FCFA a 1.300 FCFA, uno sforzo finanziario significativo destinato a migliorare continuamente le condizioni di detenzione.
Mbaye Sarr ha riferito di un progetto volto a reclutare 865 agenti all’anno per un periodo di 10 anni, al fine di colmare il gap di personale, rispettando il rapporto stabilito dagli standard internazionali. Ha sottolineato anche la necessità di rivedere lo statuto dell’amministrazione penitenziaria, una missione che spetta a lui. Questo nuovo status consentirà di istituire un monitoraggio post-carcerario, di specializzare il personale e di aumentare il livello di reclutamento.
Infine, ha menzionato le iniziative innovative messe in atto dall’amministrazione penitenziaria, come la creazione di due panifici e la costruzione di un terzo vicino a Thiès, nonché un caseificio che non solo produce latte ma che offre anche formazione ai detenuti. In collaborazione con lo Stato, è previsto anche un fondo di reinserimento per finanziare i progetti dei detenuti, dimostrando il desiderio di integrazione e riabilitazione all’interno della società.
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