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“Non c’è più lavoro”: a Indre, il settore industriale sotto pressione

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Secondo i dati dell’URSSAF risalenti al 2023, il 30% dei dipendenti dell’Indre lavora nel settore industriale, che impiega circa 14.000 persone. Ma l'attuale situazione economica preoccupa molte aziende alle quali i grandi gruppi fanno subappalto, spiega La Nuova Repubblica il 16 dicembre 2024.

Insieme al settore del lusso, quello automobilistico è tra i più colpiti. “La vendita di automobili è difficile e i mandanti, Renault e Stellantis, hanno metodi di acquisto estremamente complicati”, ha osservato Jérôme Gernais, direttore dell'azienda ed eletto alla Camera di Commercio e dell'Industria dell'Indre. In un anno c’è stata una svolta completa. Non c’è più lavoro”.

Competizione sugli armamenti

Il dirigente ritiene che i subappaltatori, che sono numerosi nel reparto, siano i primi ad incontrare difficoltà.

Un altro settore di attività, però, sta andando molto meglio: gli armamenti. Con salari più alti che in altri settori per attrarre talenti. Queste sono buone notizie per Jérôme Gernais.

“C’è già una carenza di determinate competenze nel settore; non si trova da nessuna parte un ingegnere automatico o un ingegnere elettronico, si è rammaricato l'eletto. Spogliare Paul per vestire Jacques non è una soluzione per la nostra industria francese”.

Secondo lo specialista, l'Indre può tuttavia contare su un importante punto di forza: la sua attività particolarmente diversificata che le permette di mantenere la fiducia nel futuro.

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