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Prayssac. Supporto per un vitigno resistente

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Alla fine di novembre, come ogni anno, sono stati organizzati i caffè dei soci nelle filiali del Crédit Agricole della Banca regionale del Nord Midi-Pirenei. L'incontro si è svolto a Prayssac, alla presenza di Valérie Perez, direttrice, Georges Bonachera, presidente del consiglio di amministrazione, e degli amministratori. L'associazione Bleu, Blanc, Rose (che lotta contro il cancro) ha ricevuto un aiuto di 900 euro. L'associazione Nouveau Cépage Bourbonnais ha ricevuto un aiuto di 30.000 euro a favore dell'UIVC da parte dei dipartimenti associati di Aveyron, Lot, Tarn e Tarn-et-Garonne, donati a Lucien Dimani, vicepresidente dell'ODG Cahors ed enologo di una tenuta di 23 ettari, che ha spiegato: “Il nuovo vitigno più resistente allo studio si chiama Bourbonnais, che non sarà il suo nome legale, di persona chi lo ha creato si chiamava Claude Bourbonnais che era un biologo. Per il momento è allo studio dell'ODG Cahors, ci sono stati incroci di Malbec, Seibel, per il momento sappiamo che è resistente e molto fruttifero; non resiste al gelo, in compenso ricresce con frutti, cosa che altri vitigni non fanno, viene coltivato come modello di agricoltura biologica in un settore dove si deve Malbec, Merlot… Per ora c'è uno studio con l'INRA, perché è un vitigno che attualmente non esiste come lo chiameremo, le prove innestate l'anno scorso e nel 2025, dopo l'innesto e la messa a dimora in un vivaio è uscito a circa 1.400 piedi e pensiamo che avremo frutti nel 2027, potremo coltivare solo 3 ha la denominazione, piantata in parte a Luzech e in parte a Vire-sur-Lot, cioè in due territori diversi. Tutto sarebbe complicato se prendessimo un altro congelamento nel 2025.”

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