Dopo la convocazione dell'ambasciatore francese in Algeria, si intensificano le tensioni diplomatiche tra i due Paesi

Algeri accusa infatti la diplomazia francese attraverso la DGSE (Direzione generale della sicurezza esterna) di aver preparato un'operazione di “destabilizzazione” in Algeria, attraverso il reclutamento di terroristi algerini pentiti. “Un piano machiavellico sventato brillantemente dai servizi di sicurezza algerini”, scrive il quotidiano algerino.

Il dimissionario ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot ha subito denunciato al microfono di France Inter accuse “infondate e fantasiose”. L'ambasciatore francese si è quindi ricordato dei vari attacchi alla “sovranità algerina” commessi, secondo lui, dalla Francia, ricorda Le Monde.

“Clima di odio”

Oltre a questa presunta operazione di destabilizzazione, la diplomazia algerina deplora anche un “clima di odio” mantenuto dai media francesi nei confronti dell'Algeria, secondo il quotidiano. “Decisa a preservare la sua dignità, l'Algeria prenderà tutte le misure necessarie per affrontare questi tentativi di ingerenza”, indica anche El Moudjahid, assicurando che l'Algeria potrebbe reagire se queste azioni ostili non si fermeranno.

Le tensioni diplomatiche tra i due paesi si sono intensificate dall'estate del 2024 e da una lettera inviata da Emmanuel Macron al re del Marocco Mohammed VI, informando del riconoscimento da parte della Francia della sovranità marocchina sul Sahara occidentale. L'autorità su questa ex colonia spagnola è stata contesa dagli anni '70 tra il Marocco e il fronte indipendentista Polisario, sostenuto dall'Algeria.