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la testimonianza dei fedeli scesi in mare per incontrare il sovrano pontefice

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“Prendere la nave per la Corsica, sbarcare in Corsica, con solo corsisti a vedere il Papa, è senza dubbio una cosa da fare almeno una volta nella vita”si entusiasma Laurence. Sono da poco passate le 19 di sabato 14 dicembre e questa maestra è appena salita a bordo della Mega Andrea.

Come altri 1.200 passeggeri, questa cinquantenne è scesa in mare con il marito e gli amici per assistere a un evento che rimarrà storico sull'isola: la visita di Papa Francesco ad Ajaccio.

IL Traghetti per la Corsica ha noleggiato appositamente la Mega Andrea, una delle navi gialle della compagnia, per raggiungere Ajaccio da Bastia attraverso la costa orientale dell'isola.

Sulla nave, la maggior parte dei viaggiatori veniva con la famiglia o gli amici. Per comodità, per evitare una strada noiosa, il mal di testa degli alloggi locali e le difficoltà di accesso alla città imperiale. Ma soprattutto per godersi un momento conviviale, condividere un drink, una cena o una partita a carte in un'atmosfera musicale. L'azienda, che ha addobbato la barca con i colori natalizi, ha chiesto ai gruppi di valorizzare questa traversata davvero speciale.

“Non potevamo perdercelo per niente al mondo”.

“È un’occasione per vivere un grande momento insieme”dice semplicemente Sandra, mamma 42enne, seduta con un gruppo di quarantenni nella zona panoramica della barca. Insieme assisteranno alla messa del sovrano pontefice davanti al maxischermo allestito in Place Miot. “Non siamo riusciti a trovare un posto al Casone per la messa ma volevamo essere presentispiega Maria, originaria della regione di Basti. È un orgoglio per la Corsica ricevere il capo della Chiesa.”

Al tavolo accanto, Bérénice non disse altro. Questa donna di 45 anni, che vive in Balagne, sta effettuando la traversata con i suoi due figli e sua madre. Una testimonianza di fede, per questa quarantenne che ogni settimana va a messa nella sua parrocchia, in Calvi. Anche i suoi figli prestano servizio regolarmente in ufficio. “Avevamo programmato di andare a Roma con i miei ragazzi, a vedere il Papa, spiega questo funzionario. Per una volta è Roma a venire da noi. Non potevamo mancare per nulla al mondo.”

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