L’Osservatorio delle disuguaglianze, un think tank sulle questioni sociali, pubblica ogni due anni un rapporto sulla povertà. Il rapporto 2024 è stato pubblicato il 3 dicembre, sulla base dei dati 2022 dell’INSEE. La soglia di povertà è inferiore alla metà del tenore di vita medio dei francesi, qualunque sia il costo della vita ma comprese le prestazioni sociali: 1.000 euro per una persona sola, 2.500 euro per una coppia con due figli. Nei dipartimenti, l'Osservatorio fornisce dati solo per i comuni con più di 2.000 abitanti. Nella Manica, questo tasso di povertà è aumentato in modo significativo, dall’11,2% nel 2020 all’11,7% nel 2022.
Città in crescita
Tra il 2020 e il 2022, Périers è stabile (tasso di povertà del 20%) ma resta in testa alla classifica delle “città povere”. Saint-Lô entra in 2e posizione (19%, + 2 punti) e davanti a Coutances (19%, + 1 punto). Due città che hanno la particolarità di avere tassi di edilizia sociale elevati, pari al 37% e al 35%. Proprio come Cherbourg, ma il cui tasso di povertà è simile a quello di Granville e Avranches (14%).
Precarietà nel Canale del Sud
Il clou è uno scatto di gruppo di piccole città nel Canale del Sud, dal 4e alle 8e posto in classifica: Villedieu (18%), Sourdeval (17%, + 3 punti), Mortain (16%, + 2 punti), Percy-en-Normandie (16%, + 1 punto) e Saint-Hilaire-du – Harcouët (15%, + 1 punto). Le città paludose se la passano un po' meglio quest'anno (-1 punto a Lessay e Picauville), così come Carentan (14%, -1 punto), che passa da 5e alle 15e posto.
Migliora in…
In fondo a questa classifica, dove il tasso di povertà è inferiore al 10%, troviamo la costa occidentale (Gouville, Donville e Saint-Pair-sur-Mer), la costa retrò (Bréhal, Sartilly, Ducey), le città che vivono nucleare (Les Pieux e La Hague) e infine alcuni comuni della periferia di Saint-Lois: Agneaux, Bourgvallées, Saint-Amand e Condé-sur-Vire, che fanalino di coda con un tasso di 6%
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