Una nuova squadra per una nuova dinamica. Presieduto ora da Julien Demaël, avvocato senior specializzato in diritto sociale presso Barthélémy Avocats, di cui è anche socio, il CPME du Haut-Rhin intende “essere un facilitatore per i nostri membri cercando di riorientare le nostre azioni attorno a soluzioni concrete”.
Con sede a Mulhouse, il sindacato dei datori di lavoro conta 150 membri e rappresenta 3.000 aziende del dipartimento alsaziano. Dotata di un nuovo organigramma, la struttura intende farsi sentire anche dagli eletti locali. Soprattutto in questo periodo segnato da “mancanza di visibilità”, secondo Julien Demaël.
Ricollegare i funzionari eletti con i leader
È in questo senso che il CPME 68 ha recentemente invitato tutti i deputati del territorio per sensibilizzarli sui problemi delle microimprese e delle PMI.
A partire dalle difficoltà di accesso ai finanziamenti che avviene “in un quadro sempre più restrittivo e restrittivo” con le banche. “Stiamo assistendo anche a difficoltà di reclutamento in tutti i settori di attività a causa dei costi del lavoro molto elevati”, osserva il presidente del sindacato dei datori di lavoro che è succeduto a Jean-Michel Haget l'estate scorsa. Si rivolge anche alle incognite legate all’emergere dell’intelligenza artificiale e alla nuova situazione che rischia di incidere sul commercio a livello internazionale.
Un accordo sulla sicurezza informatica con la gendarmeria dell'Alto Reno
L'aumento dei fallimenti aziendali preoccupa anche l'organizzazione che vuole “combattere l'isolamento del manager d'impresa”. Per questo, CPME 68 ha creato diverse piattaforme sul suo sito web. Uno di loro fornisce assistenza legale con accesso gratuito a un avvocato. Un altro offre audit energetici. Infine, sarà presto firmato un accordo sulla sicurezza informatica con la gendarmeria dell'Alto Reno.
Una fusione in vista con il CPME 67
Il sindacato dei datori di lavoro prevede inoltre di lanciare, in collaborazione con la FNAIM, un modulo sugli immobili aziendali che identificherà tutte le celle e i locali vuoti per rivitalizzare il commercio nel centro della città. Nel 2025, la struttura prevede di ricollocare le sue tradizionali colazioni nella speranza di “ingrossare le fila dei suoi membri” e renderli consapevoli dei cinquanta mandati datoriali che detiene in tutto il Paese. Inoltre, prevede di avvicinarsi ai suoi omologhi del Basso Reno “per creare con loro delle università per il ritorno a scuola”, conclude Julien Demaël.
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