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i dipendenti del produttore di apparecchiature hanno indetto uno sciopero per influenzare le trattative

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L'annuncio è stato dato il mese scorso. La fabbrica Valeo di Saint-Quentin-Fallavier si prepara a perdere 238 posti di lavoro nel 2025. La giornata di mobilitazione nazionale, questo giovedì, è l'occasione per far sentire ancora una volta la loro rabbia e le loro rivendicazioni.

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Una giornata buia nel servizio pubblico questo giovedì 12 dicembre e un appello alla convergenza delle mobilitazioni ben seguito presso la fabbrica Valeo di Saint-Quentin-Fallavier (Isère). Il mese scorso i 350 dipendenti hanno appreso che sarebbero stati eliminati 238 posti di lavoro in questa fabbrica specializzata nella costruzione di sistemi di ibridazione per motori di automobili.

“Lo sciopero è previsto per questo giovedì e per l'intera giornata. A seconda delle forze presenti, vedremo se proseguiremo nei giorni successivi”. avverte Pierre-Ange Carmona, capo della sezione della Confederazione Autonoma del Lavoro (CAT). I sindacati SUD, CAT e CGT rappresentati in fabbrica saranno presenti per esprimere il loro disaccordo con il piano sociale annunciato.

“Si fa a livello di gruppo, Verranno eliminati 177 posti in ricerca e sviluppo, buona parte in struttura e supporto, nel mantenimento e sono previste una trentina di uscite volontarie. DQuindi ora stiamo lottando per l’indennità di fine rapporto. I negoziati sono iniziati, ma si vede che lo fanno [la direction, NDLR] non ho volontà”, si rammarica di Pierre-Ange Carmona che segnala discussioni difficili con la direzione.

Nel loro mirino lo sviluppo di un prodotto pensato e progettato dagli ingegneri della filiale dell'Isère, un motore DMG. I dipendenti temono che la direzione trasferisca la produzione a Bursa, in Turchia, “mentre avrebbe dovuto essere messo in circolazione sul nostro sito con margini sul nostro sito”, denuncia il rappresentante del personale.

Sul posto, durante la mobilitazione di giovedì, i dipendenti potranno contare sulla presenza del loro avvocato, Fyodor Rilov. L'uomo è già noto per aver difeso gli interessi dei dipendenti della Good Year e della Michelin, colpiti anche da piani sociali su larga scala.

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