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Mon Finistère, una nuova rivista per celebrare “l’arte di vivere nel 29”

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Qual è l'arte di vivere nel Finistère?

Questi sono tutti questi posti, ristoranti, caffè, alberghi, hotel che abbelliscono la nostra vita quotidiana, i nostri fine settimana. Luoghi dove stiamo bene e che ci fanno sorridere. Sono anche questi artigiani che creano gioielli, abbigliamento, cosmetici, ecc. E, naturalmente, è questa natura che ci circonda e di cui possiamo goderci a piedi, in bicicletta, in kayak o su una tavola da surf… Gli abitanti del Finistère lo sanno e lo dicono, siamo ormai al 29 inoltrato e questo È soprattutto grazie a tutte queste persone che creano luoghi e oggetti. Tra questi, abbiamo incontrato molti che stanno intraprendendo una nuova vita, che hanno lasciato il loro vecchio lavoro per godersi al meglio il tempo che trascorrono su questo pianeta.

Come ti è venuta l'idea di creare questa rivista?

Penso che sarebbe stato più complicato lanciare Mon Finistère dieci anni fa. Più difficile trovare tanti indirizzi di qualità e originalità quanti quelli che offriamo. Ma negli ultimi anni c’è stata una vera e propria esplosione di creatori e buoni indirizzi. Ciò è vero del resto anche negli altri dipartimenti bretoni. Il team di Bretagne Magazine e i nostri colleghi di Télégramme, che ci hanno dato una mano, sono particolarmente ben posizionati per individuare tutte queste novità. Avevamo in mente questo progetto da un po' e siamo davvero felici di poterlo finalmente condividere tutto.

Cosa possiamo trovare a Mon Finistère?

La rivista è lunga 148 pagine. Lì troverai ritratti e resoconti su ristoranti, alloggi, artigiani, creatori e attività all'aria aperta. Abbiamo lavorato anche con l'artista di Brest Pierre Malma, autore della copertina, ma che ha anche realizzato le illustrazioni all'interno della rivista. Ci sono storie da scoprire, foto magnifiche – tra cui una serie su case da sogno – e tanti indirizzi da scoprire. Volevamo davvero farne una guida all'arte di vivere del Finistère.

Puoi darci alcuni dei tuoi preferiti?

Lo sono tutti! Possiamo citare, tuttavia, Camille Prigent, la fondatrice della Maison Rivages, l'hotel-ristorante Roc'h ar Mor, la ricamatrice Françoise Kerjose, la fabbrica di biscotti Breizhine, la scrittrice-marinaia Sandrine Pierrefeu…

Ci sarà un seguito a questa prima edizione di Mon Finistère?

Visto l'entusiasmo che si riscontra già prima dell'uscita della rivista, ci stiamo già pensando fortemente, nel Finistère e altrove!

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