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Consiglio degli Stati pronto a mettere al bando Hamas e Hezbollah

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Non sorprende che martedì il Consiglio degli Stati abbia approvato, con 37 voti favorevoli e uno contrario, la messa al bando di Hamas e delle organizzazioni affini per cinque anni. Chiunque partecipi o sostenga il gruppo islamista sarà punito con una pena detentiva fino a 20 anni o con una pena pecuniaria.

Il progetto è stato sviluppato dal Consiglio federale dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023. Il governo, che aveva già qualificato il gruppo come organizzazione terroristica, aveva specificato che le organizzazioni vicine ad Hamas verranno bandite solo se verrà dimostrata una particolare vicinanza. Consulterà anche le commissioni politiche di sicurezza delle Camere. “Dopo il 7 ottobre non c’è dubbio che Hamas debba essere considerata un’organizzazione terroristica nel senso letterale del termine, che persegue un obiettivo genocida”, ha sottolineato Daniel Jositsch (PS/ZH) della commissione.

L’unico eletto contrario al progetto, Carlo Sommaruga (PS/GE), ritiene che sia necessario mantenere il dialogo, anche con organizzazioni “estremamente aggressive e problematiche”. Si tratta anche di coerenza, secondo lui: “Altri gruppi hanno compiuto azioni terroristiche in Europa, come l’IRA o l’ETA, ma la Svizzera non ha mai inserito queste organizzazioni in un elenco, per garantire spazio di manovra per negoziati e utili intermediari per cercare di risolvere i conflitti in questi paesi”, ha affermato.

Il collega Mauro Poggia (MCG/GE) si è astenuto. “Tocca a noi, Parlamento di uno Stato che vuole essere una porta aperta al dialogo, congelare oggi un’organizzazione che, in questo momento, merita la qualificazione di organizzazione terroristica, farne un interlocutore definitivamente interdetto sul mercato? scena internazionale?”, ha osservato.

Divieto anche a Hezbollah

Anche il Consiglio degli Stati ha detto sì, con 31 voti favorevoli e uno contrario, alla messa al bando degli Hezbollah, il movimento armato sciita libanese, richiesta dalle commissioni di politica di sicurezza delle Camere. La sinistra ha tentato invano di far sì che la sua mozione fosse respinta. Per la commissione, guidata dalla destra, Hezbollah è un’organizzazione terroristica islamica radicale responsabile di numerosi atti di violenza e violazioni dei diritti umani. Minaccia anche un’intera regione. “È già considerata un’organizzazione terroristica da diversi Stati”, ha ricordato Marianne Binder-Keller (Centro/AG). Il Consiglio federale si è opposto. Credeva di non avere le competenze sufficienti per bandire il gruppo libanese. Il divieto deve in particolare basarsi su un divieto o su sanzioni imposte dalle Nazioni Unite. Ciò non è il caso di Hezbollah.

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