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In questa comune dell'Aveyron, un uomo di sessant'anni aggredisce un giovane vicino di… 8 anni

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Condannato a sei mesi di carcere, l'uomo dovrà anche lasciare il villaggio nelle prossime settimane.

“Non ho mai fatto niente e non sarò mai una persona del genere!” : alla sbarra del tribunale, questo sessantenne di Clairvaux-d'Aveyron, divorziato da molti anni, non si muove. Non ha aggredito il suo giovanissimo vicino di casa di otto anni. Tuttavia, nell'estate del 2023, un giorno torna a casa molto spaventata.

Da diversi giorni aveva preso l'abitudine, mentre andava a prendere il pane in paese, di fermarsi a chiacchierare con questo vicino. Ma quel giorno l'ha baciata con la forza, dice. Aveva un segreto da sussurrarle all'orecchio, ma le rubò un bacio. Prima di chiedergli di mostrare le sue “parti intime”. Lei è scappata e i suoi genitori, informati, hanno sporto denuncia il giorno dopo alla polizia. Quando verrà ascoltata, la giovane dirà di più su questo particolare vicino: le ha parlato di tutto e di niente prima di scriverle bigliettini, firmati con un cuore, chiedendole il colore delle sue mutandine o addirittura fissandole un appuntamento. “vicino al fiume” fuori dalla vista…

Divieto di Clairvaux-d'Aveyron

Davanti a uno psicologo ripeterà la stessa cosa, indicando che non vuole più vedere questo vicino. L'esperto indicherà, in una relazione, quale è il suo resoconto “credibile”. Ci crederà anche il tribunale condannando il sessantenne, invalido, a sei mesi di reclusione. E soprattutto quest'ultimo è costretto a spostarsi dalla cittadina nelle prossime settimane. Questa è stata la prima richiesta del legale per la famiglia della vittima, Me Camille Jammes: “Tocca a lui andare”implorò.

L'imputato, chiuso nelle sue smentite, salvo le paroline rinvenute in parte dagli inquirenti nel corso di una perquisizione – “Non ricordo, ho scritto niente!” –, saranno registrati anche nel fascicolo giudiziario automatizzato degli autori di reati sessuali o violenti. “Se questa ragazzina, particolarmente matura per la sua età, non avesse denunciato il bacio ai suoi genitori, la cosa sarebbe potuta andare ben oltre!”ha indicato il pubblico ministero Mathilde Jayais. “È una presunzione di credibilità a fronte di una presunzione di colpa… È troppo facile credere a tutto ciò che dice questo bambino, senza alcuna prova materiale E le parole piccole non sono un’offesa!”ha ricordato, nella sua memoria, l'avvocato difensore Me Alessandra Gosset. Io semplicemente non lo faccio.