Abbiamo censurato questo governo per proteggere i francesi e le nostre imprese da un cattivo bilancio che, se fosse stato attuato, avrebbe peggiorato la situazione economica del nostro Paese. Deindicizzazione delle pensioni di anzianità dall'inflazione, aumento delle tasse sull'elettricità, derimborso dei medicinali, aumento dei contributi previdenziali per gli apprendisti, aumento del costo del lavoro per le microimprese e le PMI… Non spetta ai francesi pagare la crisi economica di Emmanuel Macron risultati. Con 3.200 miliardi di euro di debito e 60 miliardi di euro di interessi da rimborsare ogni anno, 50 anni di deficit pubblico e il disfacimento del nostro tessuto industriale e delle nostre capacità produttive sono responsabili di questa situazione. Il Raggruppamento Nazionale non è responsabile della crisi istituzionale, né di quella economica. Non siamo noi all’origine del deficit record della nostra bilancia commerciale, del deficit pubblico record, e nemmeno delle bugie sulle proiezioni di bilancio. Contestiamo formalmente la retorica della paura portata avanti dai macronisti e dalla LR. Lo Stato continua e continuerà a ruotare. Il CAC40 dal canto suo è addirittura in aumento da 4 giorni consecutivi. Il Raggruppamento Nazionale è il primo gruppo dell'Assemblea Nazionale. Non può esserci bilancio, così come non può esserci censura del governo senza il voto dei deputati del Raggruppamento Nazionale. Perseguiamo un solo obiettivo: difendere gli interessi dei francesi. In attesa che il popolo riprenda la parola, spetta al Presidente far uscire il Paese da questa routine nominando rapidamente un nuovo Primo Ministro che lavorerà su un nuovo governo per riprendere le discussioni sul bilancio.
Censura inevitabile – Le journal du Gers: giornale di informazione online e continuo che copre le notizie di Auch e Gers
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