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polemica su un progetto per un bacino di ritenzione di 11 ettari

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Nell'Hérault, il progetto di un bacino di ritenzione XXL suscita preoccupazioni tra gli abitanti e le associazioni locali.

Il progetto di installazione di un bacino idrico a Coulobres nell'Hérault è oggetto di dibattito. Progettato per il 2028, questo bacino, presentato come una soluzione al cambiamento climatico e alla siccità estiva, è sostenuto dal Consiglio dipartimentale dell'Hérault. Si tratta di un serbatoio d'acqua invernale destinato principalmente ad agricoltori e viticoltori per l'irrigazione delle loro aziende agricole.

Il progetto del bacino idrico di Coulobres dovrebbe avere un volume di 420.000 m3 per una superficie totale di 11,5 ettari

Tuttavia, questa iniziativa preoccupa i residenti e le associazioni locali, come ad es Terre di Lene. Per questi oppositori, gli impatti di questa costruzione sono molteplici. Sottolineano in particolare:

• La pericolosa vicinanza alle abitazioni e alla scuola comunale, ubicate a soli 220 metri;

• Rischi sanitari legati alla proliferazione di zanzare e batteri, aggravati dal fatto che il sito previsto è un vecchio stagno prosciugato;

• I pericoli in caso di cedimento di una diga, la più alta delle quali supera i 6 metri;

• La gestione dell'acqua ritenuta irresponsabile di fronte alle sfide climatiche.

L'associazione critica anche la mancanza di consultazione da parte degli eletti locali e il sostegno dimostrato dal comune al progetto. Deplora che i potenziali inconvenienti colpirebbero soprattutto gli abitanti di Coulobres, mentre i benefici andrebbero soprattutto ai viticoltori dei comuni vicini.

Una questione di interesse generale

Per i responsabili del progetto questo mega-bacino è fondamentale per preservare le attività agricole, essenziali per il territorio. Ma per gli oppositori, dovrebbero essere prese in considerazione alternative più rispettose dell’ambiente.

La polemica continua ad intensificarsi, con residenti e agricoltori divisi sull'argomento. L'associazione Terre di Lene chiede l’interruzione immediata del progetto, sottolineando le preoccupazioni sanitarie, climatiche e sociali che crea.

Il dibattito su questo bacino invernale è lungi dall’essere concluso e gli incontri pubblici potrebbero chiarire la questione nei mesi a venire. Molti altri progetti sono già in fase di consultazione.

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