“Raccolto” nelle foreste di Arc e Châteauvillain, segato durante l'estate 2021 nella Mosa, il rovere dell'Alta Marna è stato selezionato per la fabbricazione della nuova guglia della cattedrale di Notre-Dame.
Il bando è stato lanciato a livello nazionale. La Francia aveva bisogno di alberi provenienti dalle foreste del paese – statali, municipali e private – per ricostruire la struttura e la guglia della cattedrale Notre-Dame-de-Paris, devastata da un gigantesco incendio nell'aprile 2019. Un appello ben accolto è stato ascoltato in Haute- Marna. All'inizio del 2021, l'agenzia dell'Ufficio nazionale delle foreste (ONF) ha selezionato 20 querce nella foresta demaniale di Arc e Châteauvillain. Legno la cui particolarità era quella di avere più di 180 anni.
Con una lunghezza da 10 a 15 metri e un diametro da 50 a 80 cm, ciascun tronco doveva essere, venne poi specificato, “qualità del quadro”prima del suo utilizzo per il cantiere parigino – in questo caso la base della freccia. Con questo gesto, un territorio appena classificato come parco nazionale ha contribuito allo sforzo di un intero Paese e addirittura del pianeta, dato che l'incendio ha avuto un impatto internazionale.
L'unico del Grand Est
Selezionati e poi riuniti in un luogo, questi boschi di querce sono stati poi inviati in un altro sito del dipartimento: la segheria Richardot, nella Mosa, tra Montigny-le-Roi e Bourbonne-les-Bains. Unica azienda di lavorazione del legno ad aver realizzato questa missione nel Grand Est, la segheria dell'Haut-Marne, specializzata specificamente nel rovere, ha lavorato nel luglio 2021. “Abbiamo realizzato travi lunghe da 8 a 11 metri”ha detto Damien Richardot questa settimana.
Le travi ottenute rimasero per un altro anno nell'Alta Marna, prima di essere inviate a Meurthe-et-Moselle e poi prese in carico dalla società lorenese Le Bras che ne assicurò l'assemblaggio a Parigi.
Un orgoglio, per la segheria dell'Haut-Marne, sminuito dalla delusione di non essere stata invitata all'uno o all'altro degli eventi legati alla rinascita in pompa magna della cattedrale parigina.
Illustre Haut-Marnais
Eventi tra cui quello del 7 dicembre 2024, al quale parteciperà il vescovo di Langres, mons.Joseph de Metz-Noblat. Non c'è dubbio che in questi luoghi famosi in tutto il mondo, il prelato che, cinque anni fa, espresse sulle nostre colonne la sua commozione dopo l'incendio, avrà un pensiero per queste Haut-Marnes del passato che conoscevano bene la cattedrale. Innanzitutto, mons. Georges Darboy, arcivescovo di Parigi, fucilato dai comunardi nel 1871. Nato a Fayl-Billot, Darboy era – guarda caso – succeduto in questa carica a un Langrois, il cardinale François Morlot.
LF
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