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Colpito a più di 230 km/h nel Morbihan, i gendarmi sostengono la sensibilizzazione

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Sabato 9 novembre, sulla RD767 a Évellys, un motociclista è stato investito alla modesta velocità di 231 km/h, più del doppio della velocità autorizzata.

Il contatore corre

Se questo giovane pilota voleva raggiungere le stelle, ha ricevuto soprattutto un controllo molto concreto da parte dei gendarmi del Morbihan. Il loro verdetto, diffuso su Facebook, è un grave reato che si aggiunge ad una serie nera sulle strade del dipartimento. Oltre a questa sconvolgente violazione di velocità, il fine settimana è stato caratterizzato da tragedie commoventi. Un pedone falciato a Pont-Scorff, una donna incinta strappata alla vita a Brech.

Un fine settimana buio e “patetico”.

La polizia, dal canto suo, stila un verbale di controlli definiti “patetici”: alcol, droga, velocità e un cocktail di comportamenti sconsiderati. Di fronte a questo quadro, lanciano un appello alla responsabilità collettiva. “Possiamo reprimere le infrazioni, ma solo una vera consapevolezza tra gli automobilisti potrà invertire questa tendenza disastrosa”, concludono seri. Se alcune persone vogliono vivere velocemente, forse dovrebbero anche pensare a come non andarsene troppo presto.

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Per riassumere

Tra passione per l'adrenalina e incoscienza sulla strada, un motociclista ha raggiunto la massima velocità a Évellys, lasciando di stucco i gendarmi. Uno sguardo indietro a un fine settimana in cui la strada era tanto mortale quanto spericolata.


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