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cattive notizie per i pensionati

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In Svizzera la sostenibilità delle ipoteche diventa difficile all’età pensionabile.Immagine: Watson

Il mercato immobiliare sta cambiando: i pensionati si trovano ad affrontare una sfida importante che potrebbe aprire nuove opportunità per le generazioni più giovani.

04.12.2024, 13:0704.12.2024, 13:42

Se sei proprietario di una casa prossimo alla pensione, preparati a un risveglio potenzialmente brusco. Molti baby boomer rischiano di dover vendere la propria casa contro la loro volontà perché non possono finanziare il mutuo una volta in pensione.

Secondo uno studio condotto dall’intermediario ipotecario svizzero Moneypark, l’85% dei proprietari di case tra i 50 ei 65 anni potrebbe incontrare difficoltà “sostanziali” nel garantire la sostenibilità finanziaria del proprio immobile quando lasciano la vita lavorativa. Chiaramente solo il 15% di loro riesce a dormire sonni tranquilli.

La bomba mutuo ritardato

Fortunatamente, un terzo di questi proprietari considerati a rischio disporrebbe di risorse sufficienti per ammortizzare sufficientemente il proprio mutuo prima del pensionamento, evitando così il peggio. Ma per la grande maggioranza la questione della sostenibilità finanziaria delle proprie abitazioni viene messa da parte, messa sotto la pila del “vedremo dopo”.

Tuttavia, le norme relative alla capacità finanziaria richiedono che i costi abitativi non superino un terzo del reddito familiare. Tali costi comprendono il rimborso del mutuo, le spese correnti e, ove previsto, i necessari ammortamenti.

Nel calcolo dei costi abitativi per i debiti ipotecari viene utilizzato un tasso di interesse teorico del 5%. A questo si aggiunge l’1% del valore dell’immobile per costi aggiuntivi.

Un peso finanziario che doppio pensionamento

Attualmente, secondo Moneypark, per le persone di età compresa tra i 50 e i 65 anni, i costi abitativi rappresentano circa il 27% del reddito familiare medio. Ma una volta in pensione, questa cifra sale al 50%, a causa del calo del reddito. Per rispettare il limite del 33%, i proprietari devono quindi ridurre il debito ipotecario prima di lasciare il lavoro.

Il problema? Solo il 15% dei proprietari non avrà bisogno di adottare misure drastiche prima del pensionamento, afferma Moneypark. Per altri, la scelta sarà spesso semplice: ammortizzare o vendere.

Quando i baby boomer diventano salvatori per i millennial

Lukas Vogt, CEO di Moneypark, riassume la situazione senza mezzi termini:

“Molti baby boomer potrebbero essere costretti a vendere i loro immobili negli anni a venire. Diventeranno così, quasi per caso, i salvatori della generazione Y, che potrà finalmente realizzare il suo sogno di possedere una casa.”

Questa osservazione si basa sull’analisi di quasi 3000 finanziamenti immobiliari. (jah con materiale dell’agenzia)

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