Una posizione sul Belgio e sullo SCAF
Il 27 novembre, il centro prove compressori È stato inaugurato BeCOVER a Herstal (provincia di Liegi, Belgio). Per l’occasione, Olivier Andriès, direttore generale di Safran, si è recato in viaggio. La sua presenza è stata spiegata con il doppio annuncio, ovvero che l’azienda francese detiene, tramite la sua filiale belga Safran Aero Booster, il 25% delle azioni di BeCOVER ma anche per svelare il primissimo compressore del futuro e molto promettente motore Rise.
Durante una conferenza stampa, quest’ultimo ha approfittato della sua presenza in Belgio per ribadire la sua posizione sul Belgio all’interno dell’Air Combat System of the Future, meglio conosciuto con l’acronimo SCAF: “BeCover è stato progettato per ospitare motori militari e ricordo quanto ho già detto pubblicamente: Safran è molto favorevole al fatto che il Belgio possa aderire allo SCAF. Siamo anche molto, molto favorevoli. E questo è un bene, visto che il Presidente della Repubblica ha chiaramente indicato che il Belgio è il benvenuto. E oggi il Belgio ha un ruolo di osservatore e speriamo che questo vada ancora oltre e che il Belgio possa, concretamente, avere un ruolo industriale nello SCAF. E proprio quando si tratta di motori, il Belgio ha tutto ciò di cui hai bisogno! La prova oggi!“. Ha concluso il suo intervento precisando che il prossimo futuro dell’aeronautica belga non diminuisce in alcun modo la sua partecipazione allo SCAF: “Quindi, ovviamente, il Belgio è impegnato con l’F-35, ma lo è anche la Germania! Quindi questo non è un argomento!“
Senza citarlo, quest’ultima frase strizza l’occhio a Eric Trappier, CEO di Dassault Aviation. Questi ultimi avevano spesso ripreso questo argomento riguardo al Belgio, ad esempio alla fine del 2023: “Non stiamo creando uno SCAF per far lavorare gli industriali. Si tratta principalmente di una necessità delle forze armate e i nostri paesi intendono acquistare questi dispositivi. Il Belgio prevede un giorno di acquistare aerei da combattimento non americani? Non ho ricevuto risposta dalle autorità belghe. In trent’anni non l’hanno mai fatto.“
Si ricorda che il 16 giugno 2023 il Belgio ha annunciato, tramite Ludivine Dedonder, ministro della Difesa belga, la sua partecipazione allo SCAF : “Confermo che il Consiglio dei Ministri ha accettato di proporre il nostro Paese come osservatore [au SCAF]Questo status di osservatore non consente ancora al Belgio di partecipare concretamente agli attuali sviluppi dello SCAF ma dà proprio la possibilità di negoziare con Germania, Spagna e Francia il ruolo che il Belgio svolgerà negli sviluppi e nei test futuri.
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