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Dubbi sull'installazione di un servizio Interno a Cahors. Il senatore di Lot esorta lo Stato ad agire

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Par

Jean-Claude Bonnemère

Pubblicato il

4 dicembre 2024 alle 7:10

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Nel contesto di instabilità che sta attraversando la Francia, le incertezze gravano sul progetto di ricollocazione di un'antenna dell'Ispettorato Generale della Gendarmeria Nazionale (IGGN) ha Cahorsriguardante l'installazione di 32 agenti. Jean-Marc Vayssouze-Faureche difende questo caso a Senato da diverse settimane, è intervenuto in emiciclo martedì 3 dicembre 2024 per chiedere allo Stato di mantenere il proprio impegno.

Un impegno preso pubblicamente dallo Stato a partire dal 2021

Nel 2021, Gérald Darmanin, allora ministro degli Interni, annunciò che gli agenti dell’amministrazione centrale di stanza a Parigi o nell’Île-de- sarebbero stati ridistribuiti nelle città candidate per accoglierli. Il 16 marzo 2022 il ministro ha comunicato l'elenco delle 20 città selezionate. Cahors è stata quindi scelta per accogliere 32 agenti del Ministero degli Interni e le loro famiglie entro il 2025. In qualità di sindaco, Jean-Marc Vayssouze-Faure ha accolto con favore la volontà dello Stato di trasferire l'amministrazione centrale nel cuore dei territori, per rafforzare la vicinanza tra i servizi ministeriali e francesi e sostenere lo sviluppo delle 20 città-equilibrio interessate.

Dubbi sulla realizzazione di questo progetto

Il 13 novembre il parlamentare ha voluto interrogare il direttore generale della Gendarmeria Nazionale sullo stato di avanzamento di questo progetto. Nella sua risposta, il generale Hubert Bonneau ha poi dichiarato che “i piani di ricollocazione del Ministero degli Interni sono attualmente rimessi in discussione, visti i costi significativi indotti da questi trasferimenti”. Per l'ex sindaco di Cahors un simile passo indietro sarebbe considerato “inaccettabile”, come ha sottolineato nel suo discorso al Senato di inizio settimana, nel corso di un'interrogazione orale.

A livello locale, tutte le luci sono verdi

Dopo aver scritto lo scorso novembre a Bruno Retailleau, ministro dell'Interno, il parlamentare è tornato alla carica nell'emiciclo e si è nuovamente pronunciato a favore della realizzazione di questo progetto, sottolineando “la sua compatibilità con

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il fabbisogno di bilancio” e confermando che la città di Cahors è decisamente pronta ad accogliere questi 32 attori chiave della sicurezza pubblica. Jean-Marc Vayssouze-Faure ha quindi precisato che i locali destinati ad accogliere questa filiale dell'IGGN sono già stati individuati, appartengono allo Stato e non richiedono la realizzazione di grandi lavori di costruzione. Il senatore ha inoltre ricordato che gli edifici situati in rue des Carmes sono stati “abbandonati dallo Stato nel quadro del movimento di ricentralizzazione, che ha colpito in particolare le città-prefetture”. Per lui “la realizzazione di questo progetto sarebbe un giusto ritorno di cose”. Nel suo intervento, il parlamentare ha ricordato che il capo dell'IGGN è stato recentemente ricevuto a Cahors per discutere le modalità concrete di insediamento e di alloggio degli agenti interessati da questo trasferimento.

Il senatore invoca il rispetto della parola dello Stato

Di fronte a Othman Nasrou, segretario di Stato presso il ministro degli Interni, Jean-Marc Vayssouze-Faure ha avvertito: “uno Stato che non mantiene i propri impegni è uno Stato che mina la fiducia lasciando che la rabbia divori i territori. Il rispetto della parola dello Stato è un principio di credibilità e continuità. Questo è un principio che vale per il vostro Governo, così come per quello che potrebbe succedervi, vista l’attuale instabilità. »

Un progetto mantenuto ma non confermato

Nella sua risposta, il Segretario di Stato ha dichiarato che “il progetto di ricollocazione a Cahors è oggetto di studi aggiuntivi” in un contesto di incertezza di bilancio. Riferendosi al bilancio della Gendarmeria per l'anno 2025, Othman Nasrou ha precisato che “la programmazione immobiliare sarà dedicata principalmente agli edifici più fatiscenti” ma che “questo trasferimento può assolutamente far parte di questa programmazione immobiliare, a condizione che gli stanziamenti di bilancio stanziati alle forze della Gendarmeria Nazionale e al perimetro del Ministero dell'Interno possono essere sacri e pianificati, come hanno cominciato ad essere nei lavori portati avanti dal Senato “. “Stiamo seguendo questa attuazione molto da vicino”, ha concluso il rappresentante del governo.

Auspicando che questo progetto abbia successo, Jean-Marc Vayssouze-Faure resta pienamente mobilitato e particolarmente vigile di fronte a un contesto istituzionale e di bilancio più che mai segnato dalla fragilità e dall'incertezza.

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