il presidente del Dipartimento delle Alte Alpi ha processato mercoledì a Lione

Tranquilli gli elettori ambientalisti, non è Bruno Bernard ma Jean-Marie Bernard a comparire questo mercoledì davanti al tribunale di Lione. Presidente del dipartimento delle Hautes-Alpes, dovrà rispondere dei fatti di “favoritismo”, “interesse illecito” e “appropriazione indebita di fondi pubblici”.

Jean-Marie Bernard è accusato di non aver rispettato le rigide regole nell'ambito di quattro appalti pubblici aggiudicati dalla sua comunità. Inoltre, l'eletto LR avrebbe fatto finanziare dal Dipartimento l'acquisto del suo veicolo personale, privilegiando invece la Volkswagen nonostante un'altra società fosse risultata vincitrice nella gara d'appalto.

Senza dimenticare l'acquisto dell'attrezzatura da golf, i pernottamenti in albergo e i 10.000 euro di chilometraggio individuati dalla Camera regionale dei conti e che sarà difficile giustificare per Jean-Marie Bernard, in carica dal 2015. Lo aveva firmato lui stesso l'ordinanza che registra la promozione della moglie ai servizi del Dipartimento di Gap, che può costituire un conflitto di interessi.

In questo vasto caso, il suo ex vicedirettore generale è già stato condannato a 6 mesi di carcere e a una multa di 1.500 euro durante una comparizione previa ammissione di colpevolezza.