“I socialisti non hanno mai scommesso sul caos istituzionale. La nostra responsabilità è presentare una via d’uscita e soluzioni”.
Pierre Jaumain, primo segretario federale del Partito socialista del Gard, parla dopo l'annuncio della mozione di censura del Nuovo Fronte Popolare al quale è associato il PS.
“Al termine di due mesi di dibattito sul bilancio, i socialisti constatano il fallimento del metodo di Michel Barnier che non ha mai cercato di stabilire un dialogo con i gruppi di sinistra, né seriamente con alcuni gruppi della sua base comune.” Peggio ancora, tradendo il fronte repubblicano, ha fatto del Raggruppamento Nazionale il suo interlocutore esclusivo.
La prima delle conseguenze è il rischio di un bilancio della Previdenza Sociale che fa pagare tanto la previdenza sociale, i malati e i pensionati, indebolisce l’ospedale e non si fa carico delle sfide della società che invecchia. Nell’interesse dei francesi ci opporremo con tutte le forze.
Il gruppo Socialisti e Alleati è oggi firmatario della mozione di censura presentata dalla sinistra all'Assemblea nazionale. È pienamente sostenuto dal gruppo socialista, ecologista e repubblicano al Senato.
Questa mozione di censura non è fine a se stessa, né è uno strumento finalizzato alla destabilizzazione. I socialisti non hanno mai scommesso sul caos istituzionale. La nostra responsabilità è presentare una via d’uscita e soluzioni.
I socialisti ritengono che la soluzione politica che consenta la stabilità, il cambiamento del corso politico e la pacificazione di cui il Paese ha bisogno sia la designazione da parte del Presidente della Repubblica di un Primo Ministro che condivida i valori della sinistra e si impegni nei progetti prioritari del Nuovo Fronte Popolare, emerso per primo nelle ultime elezioni legislative: potere d’acquisto, pensioni, difesa dei servizi pubblici, emergenze climatiche, alloggi, giustizia sociale…”
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