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Le riforme fiscali porteranno le entrate fiscali a oltre 329 miliardi di dirham nel 2025

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Le riforme fiscali avviate nel 2023 consentiranno di aumentare le entrate fiscali statali da 201 miliardi di dirham nel 2021 a oltre 329 miliardi di dirham previsti nel 2025, con un aumento di oltre il 63% (+127 miliardi di dirham), indicato lunedì 2 dicembre a Rabat, il ministro delegato presso il ministro dell’Economia e delle Finanze, responsabile del Bilancio, Fouzi Lekjaa.

In risposta alle domande poste alla Camera dei Rappresentanti sulla “riforma fiscale”, il signor Lekjaa ha spiegato che questo aumento è stato ottenuto attraverso l’ampliamento della base imponibile e la riscossione delle entrate attraverso la ritenuta alla fonte, senza ricorrere ad ulteriore pressione fiscale, aggiungendo che il proseguimento degli sforzi consentirà al governo di raddoppiare le entrate fiscali nel quadro della Legge Finanziaria (LF) 2026.

Ricordando che la riforma fiscale legata alla legge quadro n. 69.19 è il risultato di un ampio dibattito che ha coinvolto tutte le parti interessate e gli attori interessati, ha sottolineato che il governo ha avviato questa riforma nel quadro della LF-2023, dedicata alla riforma dell’imposta sulle società (IS ), in particolare attraverso l’unificazione delle diverse aliquote, quindi l’aumento delle aliquote applicabili alle imprese con profitti annuali superiori a 100 milioni di dirham (MDH), e la riduzione delle IS per le aziende i cui utili sono inferiori a 100 MDH, costituendo la maggioranza del tessuto imprenditoriale.

E per continuare che queste riforme da sole hanno permesso di registrare un aumento annuo di oltre il 14% delle entrate provenienti dall’IS.

Inoltre, il funzionario governativo ha osservato che l’anno 2024 è stato dedicato alla riforma dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), unificata in tre aliquote (0%, 10% e 20%) e che copre tutti i prodotti di largo consumo, indicandolo “questa unificazione, da sola, ha ridotto e continuerà a ridurre il peso dell’Iva che grava sulle imprese, in particolare sulle piccole e medie imprese”.

Allo stesso tempo, il disegno di legge finanziaria (PLF) per l’anno 2025 prevede di includere l’imposta sul reddito nella riforma, esentando i redditi mensili inferiori a 6.000 dirham, aumentando così all’80% la percentuale di coloro che sono esentati dalle tasse, ha sollevato il ministro, stimando che “questa misura è essenziale per ridurre la pressione fiscale sui redditi piccoli e medi”.

Su questa scia, ha osservato che questa riforma avrà un costo di oltre 5,205 miliardi di dirham, aggiungendo che “cercheremo di includere la categoria dei pensionati” durante la seconda lettura della PLF-2025. Queste riforme fiscali “fondamentali e cruciali” sono state accompagnate da una serie di riforme riguardanti la leggibilità delle imposte e la loro accessibilità a tutti, semplificando al tempo stesso le procedure e rafforzando la lotta contro la frode fiscale, in particolare attraverso il miglioramento delle procedure di controllo e la progressiva generalizzazione delle norme principio della ritenuta alla fonte, ha affermato il signor Lekjaa.

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