È sorprendente, ma è proprio così: oggi non esiste alcuna Procura a livello federale che persegua i reati terroristici commessi da minorenni. Inoltre i Cantoni – che in questi casi sono competenti per la procedura penale – non sono obbligati a informare i servizi federali competenti (come la polizia federale e il pubblico ministero federale) dell’apertura di tali procedure.
Ecco perché la Commissione per la politica di sicurezza nazionale, di fronte alla crescente radicalizzazione dei minori, ha presentato lo scorso agosto una mozione per migliorare la situazione. Mozione approvata senza discussione e tacitamente questo lunedì.
Il testo prevedeva che le autorità cantonali fossero obbligate a informare la Confederazione qualora aprissero un procedimento penale contro un minorenne per un reato di terrorismo. Con l’introduzione di questo obbligo “la Commissione intende garantire che le autorità federali competenti abbiano un quadro completo dei reati terroristici per rafforzare così la lotta contro il terrorismo in tutta la Svizzera”, ha affermato.
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