Questo lunedì, 2 dicembre, numerose scuole superiori e collegi della Corsica sono bloccate dagli studenti. Si oppongono alla decisione del tribunale amministrativo d'appello di vietare l'uso della lingua corsa nell'emiciclo dell'assemblea regionale.
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Questo lunedì, 2 dicembre, circa 200 studenti delle scuole superiori di Ajaccian sono andati a manifestare ad alta voce davanti ai cancelli della prefettura. Il loro obiettivo: difendere la lingua corsa. Per evitare che la tensione aumentasse, il CRS ha utilizzato gas lacrimogeni per disperderli.
Dall'inizio della mattinata è stato impossibile entrare in alcune scuole medie e superiori dell'isola. Ciò è particolarmente vero a Sartène, Ajaccio, Bastia o Borgo. “Blocchiamo principalmente per le classi e gli studenti. Tutte le lezioni sono cancellate e nessuno studente ritorna. Poi tutti i giorni vengono quelli che lavorano nella fattoria perché devono gestirla”, spiega Matteu Fracisci, portavoce degli studenti delle scuole superiori dell'istituto agrario di Borgo.
La conferma della Corte amministrativa d'appello di Marsiglia di vietare l'uso della lingua corsa nei dibattiti dell'assemblea regionale non piace ancora ai giovani.
“Ho potuto partecipare alla delegazione che si è creata venerdì. Non eravamo favorevoli, a nome della delegazione, alla creazione di un blocco oggi, spiega Stella Pedinielli, portavoce degli studenti del liceo Laetitia di Ajaccio. Tuttavia, i sindacati studenteschi ci hanno invitato a manifestare oggi, perché prevedevano di bloccare anche l'università. Vogliamo quindi sostenere gli studenti affinché non siano più solo un movimento di liceali, ma un movimento di gioventù corsa in generale.“
Sostegno che comincia ad organizzarsi anche fuori dalle grandi città. Da lunedì, quindi, il movimento si è diffuso soprattutto negli stabilimenti della Balagne.
Domenica la manifestazione organizzata a Corte ha riunito tra le 300 e le 400 persone. Una delusione per i sindacati studenteschi che oggi hanno deciso di affidarsi agli studenti delle scuole superiori per mobilitarsi sulla questione della lingua oltre i giovani nazionalisti.
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Matteu Francisci, portavoce degli studenti del liceo agrario di Borgo; Stella Pedinielli, portavoce degli studenti delle superiori del liceo Laetitia di Ajaccio.
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©France Télévisions
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